Bellusco, muratori travolti e uccisi da una ragazza ubriaca: il giorno dell'interrogatorio

Confermato l’elevato tasso alcolico per la ventunenne alla guida

L'incidente di Bellusco

L'incidente di Bellusco

Bellusco (Monza Brianza), 9 ottobre 2018 - Si terrà  probabilmente oggi la convalida dell’arresto per la ventunenne che venerdì notte ha investito in auto e ucciso due trentenni marocchini. La ragazza, che si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Ornago su decisione del magistrato della Procura della Repubblica di Monza di turno il giorno della tragedia, il sostituto procuratore Flaminio Forieri, verrà interrogata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Federica Centonze per rispondere della pesante accusa di omicidio stradale plurimo.

Il gip dovrà decidere se convalidare l’arresto e se mantenere per la ventunenne la misura cautelare che le impone di restare tra le mura domestiche. Il pm intanto ha ritenuto superfluo disporre le autopsie sui corpi delle vittime dell’investimento, Youssef Oujaa, 33 anni e Aziz Oukhanekch, 38 anni, mentre ha intenzione di disporre una perizia cinematica per ricostruire la dinamica dell’incidente stradale avvenuto sulla provinciale Monza-Trezzo sull’Adda. Secondo una prima ricostruzione del fatto i due marocchini viaggiavano a piedi sulla provinciale perché stavano tornando a casa verso Cornate d’Adda, dove entrambi risiedevano, dopo che l’auto su cui viaggiavano, guidata da un amico connazionale di 29 anni di Bellusco, era stata posta sotto sequestro dai carabinieri. Il conducente era stato infatti trovato in stato di ebbrezza dopo un controllo e anche i suoi amici non erano in grado di mettersi alla guida perché avevano alzato il gomito. Questi ultimi sono stati falciati sulla strada poco illuminata dall’utilitaria guidata dalla ventunenne. Anche lei poi risultata ubriaca, con un tasso alcolico di quasi 2 grammi per litro, come è risultato dall’esito dell’alcoltest a cui la ragazza è stata sottoposta dopo essere stata trasportata sotto choc in ospedale, eseguito quasi due ore dopo l’impatto mortale.

La consulenza tecnica dovrà accertare se le due vittime si trovavano al ciglio della strada oppure più verso il centro della carreggiata e la velocità a cui procedeva l’auto dell’investitrice, pare superiore a quella consentita (a guardare i danni al parabrezza e alla carrozzeria anteriore della vettura dopo l’impatto) e per quali ragioni la giovane ha travolto in pieno i due marocchini. Se a causa della velocità elevata, della mancanza di illuminazione stradale, della mancanza di lucidità dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche o dell’imprudenza dei pedoni che non sono rimasti al ciglio della strada. O tutte queste cause insieme. Di fatto nell’urto uno delle vittime è rimasto senza vita sulla carreggiata e l’altro è stato sbalzato nel prato accanto alla strada.