di Andrea Gussoni
Il bilancio conclusivo parla di tre finali perse tra Coppa Italia, Challenge Cup e Superlega ma dopo la sconfitta con la Sir Susa Vim Perugia che ha regalato agli umbri il tricolore, l’amarezza ha lasciato spazio all’orgoglio per quanto realizzato sul campo dalla Mint Vero Volley Monza. Aver eliminato Civitanova e i campioni uscenti di Trento (due volte, considerando anche la Final Four di Bologna) centrando la qualificazione alla prossima Champions League non può che valere un voto altissimo in pagella per la squadra brianzola, che ora dovrà dire addio ad alcuni protagonisti di questa cavalcata, da Stephen Maar a Ran Takahashi, passando per Gianluca Galassi.
"Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto, di come abbiamo giocato e di questo traguardo - commenta proprio il centrale -. Questi sono stati tanti anni di prime volte per Monza e questa è stata un’altra. Credo che dobbiamo essere davvero fieri di ciò che abbiamo fatto, perché tutti i giorni con lavoro e sacrificio siamo riusciti a raggiungere questo traguardo e non posso esserne che felice". Gli ha fatto eco capitan Thomas Beretta: "Non c’è nulla da dire: ogni volta che si perde una finale ovviamente fa male, però, fra qualche giorno quando ci guarderemo indietro credo che tutti noi, analizzeremo che abbiamo fatto un campionato incredibile. Siamo un gruppo pazzesco, dove nessuno ha mai mollato nulla. Abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma ci siamo risollevati affrontando i playoff lottando. Speravamo in Gara-5 per potercela giocare fino alla fine, però, complimenti alla Sir. Abbiamo dato l’anima e per questo un grazie a tutti".
Chi dovrà costruire la nuova Monza è il ds Claudio Bonati: "Fin dalla prima intervista avevo detto che questa era la squadra maschile più forte che il Consorzio avesse mai avuto, sapendo le grandi potenzialità di questi ragazzi, che hanno dimostrato tanto: di essere molto uniti e con tanta voglia di giocare assieme. Abbiamo affrontato un percorso complesso, ma siamo riusciti a superare prima Civitanova e poi Trento, fino ad arrivare a questa finale".
"Non abbiamo mollato mai, ce l’abbiamo messa davvero tutta e lo abbiamo dimostrato. Complimenti a Perugia, meritevole di questo Scudetto, ma sono immensamente felice per questa squadra, perché ha dimostrato di essere di alto livello e ha vissuto una favola, che anche nella sconfitta ha avuto il suo lieto fine".