REDAZIONE MONZA BRIANZA

Bar, cocktail della disperazione Gli incassi sono ormai a picco

Nel 2020 perso il 70 per cento del giro di affari e il nuovo anno annuncia un ulteriore taglio

Durante il 2020 il calo di fatturato medio dei bar è stato superiore al 70% e ora, per il 2021, potrebbe subire un’ulteriore taglio: per i baristi di Monza e Brianza fino al 38% in media con l’entrata in vigore della nuova norma che vieta i servizi d’asporto dopo le 18.

È stato svolto in questi giorni dalla Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza con Epam (l’associazione dei pubblici esercizi) il sondaggio che prova a calcolare l’impatto sui bar dell’area milanese e brianzola dello stop all’asporto a partire dall’ora dell’aperitivo che dovrebbe essere introdotto dal governo.

L’ufficio Studi di Confcommercio ha elaborato i risultati da cui emerge che la perdita ulteriore media di fatturato tra gli esercizi considerati sarebbe del 46%, con i bar di Milano che ne subirebbero le maggiori conseguenze con perdite fino 50%.

Percentuali che scendono fuori dalla metropoli e che per i bar monzesi arrivano in media a un taglio del 38% sul giro d’affari rimasto dall’avvio dell’epidemia. Fermare l’asporto dopo le 18 sarebbe una misura che si sommerebbe alle già drammatica situazione che, sottolinea Confcommercio, ha portato a dicembre 2020 ad avere fatturati ridotti del 71% rispetto al 2019 con una quota di operatori tra il 67% l’86% che considera la propria attività a rischio chiusura.

M.Ag.