Autodromo di Monza, slitta la pista del nuovo secolo: "Nessun cantiere nel 2023"

Il presidente Giuseppe Redaelli fa i conti: fra progetti e avvio lavori si finirà per il 2024. Ma il Gp dell’anno 101 non è perso: "Domenica è andata bene, siamo fiduciosi"

Gran Premio d'Italia

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Monza -  «I lavori che la Formula Uno ci ha chiesto di realizzare per il Gran premio del prossimo anno non riusciremo a farli. Ma sicuramente saranno pronti per il 2024". Giuseppe Redaelli, presidente dell’autodromo, è realista. E ammette che "servirebbe un miracolo".

Eppure , nonostante il numero uno di F1 Stefano Domenicali abbia più volte ribadito il concetto che la storia non basta e Monza deve adeguarsi alla nuova Formula Uno, anche ammodernando l’impianto, nutre ottimismo. O meglio, "visto che F1 ci ha espresso soddisfazione per quello che abbiamo realizzato per il Gran premio del centenario, confido che questo possa bastare per fargli sopportare lo slittamento di un anno dei lavori".

Basterà? In quest’ultimo fine settimana a Monza, Domenicali ha ribadito quello che già aveva chiarito al presidente Aci Angelo Sticchi Damiani durante il Gran premio a Imola in primavera: se i lavori di ampliamento non vengono fatti in tempo, la gara del 2023 salta. Questo il senso.

«Ci aspettiamo quello che è stato concordato tra Aci e Formula 1 per migliorare l’impianto". Monza è "un Gran premio che deve restare in calendario, ma dev’essere impeccabile". Già quest’anno "siamo scesi a compromessi" accettando una Fan Zone ridotta. Se la sono fatta andar bene lo stesso. Niente ruota panoramica, niente pista di kart e un pasticcio anche giudiziario che ha tenuto in sospeso fino all’ultimo il luna park dei motori sul prato del Roccolo. Ma per il presidente dell’autodromo "quella storia ormai appartiene al secolo scorso del circuito. Comunque una lezione che ci ha insegnato che dobbiamo iniziare a lavorare da oggi per la gara del prossimo anno"

Il tema , però, su cui si basa il futuro del circuito sono i lavori. Necessari. Ovvero l’allargamento dei 5 sottopassi per dividere i mezzi dai tifosi a piedi e il rifacimento totale della pista per adeguarla agli standard internazionali. Ma servirebbero anche tribune più confortevoli e toilette decenti. Il problema non sono più i soldi, grazie al Governo e alla Regione: la legge di Bilancio prevede 20 milioni di euro (5 quest’anno, 15 nel 2023) per sostenere interventi sull’autodromo e ulteriori 5 milioni per ogni anno di contratto fino al 2025 per contribuire a pagare il fee alla Formula Uno. Questi ultimi 5 milioni statali hanno permesso così alla Regione di destinare le risorse già assegnate al circuito non più all’organizzazione del Gran premio, ma agli investimenti. E se prima i milioni erano 5, ora sono saliti a 8. Già da quest’anno e fino al 2025. Per i primi lavori – sottopassi e pista – ne servono 15.

La progettazione definitiva è in corso, poi servirà quella esecutiva e successivamente la gara d’appalto. «Stiamo lavorando e collaborando tutti insieme contemporaneamente per non avere poi brutte sorprese all’ultimo", chiarisce Paolo Pilotto, sindaco di Monza e presidente del Consorzio Villa Reale e Parco. In realtà il piano del presidente Aci Angelo Sticchi Damiani prevedeva l’apertura dei cantieri a gennaio per essere pronti a metà giugno del prossimo anno, prima dell’ispezione della Fia. Ma l’autodromo frena. Il ‘passo gara’ è più lento. Al traguardo si arriverà un anno dopo. Salvo miracoli. F1 permettendo.