Ieri e oggi da pomeriggio a sera anziché i tram di Atm circolano i bus di Air Pullman e da lunedì prossimo, l’intera linea 165, quella che replica su asfalto esattamente il percorso della 179 su rotaia, sarà affidata alla stessa azienda di trasporti. Una mossa che i pendolari affezionati al tram leggono con sospetto: che sia il primo passo verso lo smantellamento della linea su rotaia? Sembrerebbe un controsenso dopo i tanti sforzi, durati anni, per riuscire a raggiungere un accordo complessivo sul maxi finanziamento da 100 milioni di euro necessario all’ammodernamento della tratta e infatti da Milano si affrettano a smentire questa ipotesi, ma i sostenitori del tram vogliono tenere alta l’attenzione. Partiamo da un punto fermo, incontrovertibile, per tutti i pendolari che partono al mattino da Limbiate o Varedo per raggiungere la M3 Comasina: con il tram si fa prima.
Perché sulle rotaie si va piano ma non ci si ferma mai, mentre sulla strada in certi orari è tutta una coda. Oggi infatti il tram viene utilizzato al mattino e alla sera negli orari di punta, lasciando gli autobus negli orari cosiddetti di “morbida”. Ma da ieri questi bus non sono più Atm, bensì di AirPullman, società che effettua già molte corse extraurbane in più province. "Subappaltare il servizio a un’altra azienda è segno di scarso interesse da parte di Atm per questa tratta, quale sarà la prossima mossa?" si chiedono in molti sul gruppo Facebook “Salviamo il tram della Comasina Frecciarancio”, che raduna 1.750 iscritti. Marco Granelli, assessore ai Trasporti di Milano, prova a tranquillizzare: "Il servizio continua senza riduzioni e non sono previsti cambiamenti strutturali e il progetto di riqualificazione della metrotranvia sta procedendo. Atm dovrà in queste settimane sostituire alcune corse con bus, a seguito delle necessità di rimodulazioni organizzative del servizio conseguenti all’andamento della pandemia, salvaguardando comunque il volume del servizio e mantenendo il servizio con il tram nelle ore di punta maggiormente influenzate dal traffico".
Gabriele Bassani