
Assicurazioni auto, rischio stangata
Monza, 19 ottobre 2018 - Darà una stangata anche ai brianzoli la ventilata rivoluzione delle tariffe Rc auto, e anche se non sarà forte come per altoatesini o valdostani (dove si stimano rincari fino al 40%) c’è il rischio che l’assicurazione obbligatoria per circolare nel territorio di Monza e Brianza aumenti di colpo di quasi il 5%. È in discussione a Roma la proposta di livellare le differenze «provinciali» per il calcolo delle tariffe bonus-malus dell’assicurazione obbligatoria dell’auto, un fattore che ridistribuisca a livello nazionale, e non locale, il costo stimato dalle assicurazioni sui rischi di incidentalità e truffe legati ai territori. Che è quel fattore che comporta prezzi diversi se si assicura l’auto in una provincia rispetto ad un’altra, con sensibili differenze soprattutto tra nord e sud Italia, oppure zone con grandi città oppure aree con centri più piccoli: al nord l’Rc auto costa meno perché le assicurazioni calcolano avere mediamente meno rischi, mentre al sud e in particolare aree come Napoli, Caserta o Reggio Calabria le tariffe rincarano notevolmente perché ritenute più rischiose.
L’idea di «equilibrare» i fattori nord e sud dell’Rc auto è una possibilità prevista nel decreto legge «omnibus» che accompagnerà la manovra finanziaria del governo gialloverde e, se sarà confermata, il «fattore provinciale» delle tariffe assicurative verrebbe sostituito da un calcolo unico nazionale che porterebbe a livellare tutti i premi. Ovviamente al ribasso per le province considerate «rischiose» e al rialzo per quelle che hanno avuto automobilisti mediamente più virtuosi. L’ipotesi della nuova legge andrebbe a stabilire che per chi si trova in prima classe di bonus-malus le tariffe saranno uguali su tutto il territorio nazionale indipendentemente dai valori di sinistrosità e truffe rilevati nella provincia in cui si assicura l’auto.
Il confronto politico sulla manovra finanziaria che si aprirà in Parlamento, ma è facile credere pure nelle due anime del governo più nordista per la Lega e più sudista dei 5 Stelle, introdurrà o stralcerà questa possibilità, ma intanto ieri Il Sole 24 Ore ha pubblicato un suo calcolo «Info Data» sulle conseguenze che avrebbe il livellamento nazionale delle tariffe Rc auto sui territori delle 110 province italiane.
Si tratta di proiezioni fatte all’interno di alcune compagnie assicurative di rilievo, spiega il giornale economico, che subito confermano quanto l’Italia sia divisa in due: il sud otterrebbe una sensibile riduzione delle tariffe, con casi eclatanti come un taglio del 65% per Napoli o del 55% per Reggio Calabria ma con anche vantaggi per grandi città come Milano o Torino con cali di circa il 5%; al contrario le province del nord subirebbero quasi tutte una stangata, con rincari record del 40% a Bolzano o del 34% ad Aosta, oppure più moderati come nel caso di Monza e Brianza del 4,86%.