
La sede di viale Elvezia
Monza, 18 settembre 2016 - I dubbi di "illegittimità gestionali" e i timori per possibili "danni erariali" al bilancio dell’Asl di Monza e Brianza (ora Ats) finiscono alla Procura della Corte dei Conti. Compresa la relazione - terminata nel luglio scorso - del Gruppo di lavoro istituito da Regione Lombardia "a fronte di alcune segnalazioni del Collegio sindacale dell’Asl effettuate alla Direzione Generale Sanità nel febbraio e nell’agosto del 2014". A questa conclusione si è arrivati dopo la verifica ispettiva che "ha consentito di individuare alcune criticità". La prima riguarda una presunta "illegittima corresponsione di compensi aggiuntivi in contrasto con il principio di omnicomprensività salariale" ribadito da Regione Lombardia.
Si tratta di riconoscimenti extra per un progetto sperimentale di incremento dell’attività di controllo dei Dipartimenti di prevenzione medica e veterinaria: una spesa di 44.120 euro per 67 controlli nell’area della sicurezza alimentare (di origine animale e non animale) e per 50 sopralluoghi per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Compensi determinati il 27 marzo 2013, quando Matteo Stocco ancora non era stato chiamato a guidare l’Azienda come commissario: l’incarico venne formalizzato il 18 aprile 2013 (rimase commissario per quasi un anno per poi diventare direttore generale fino al dicembre 2015. Dall’1 gennaio 2016 guida la Asst di Monza), interrompendo così la gestione interinale che la Regione aveva assegnato dal 20 marzo all’allora direttore sanitario Simonetta Bettelini.
Tuttavia, nonostante la segnalazione del Collegio, a fine 2013 l’Asl "non aveva provveduto al recupero di tali compensi". O meglio, "dalla documentazione acquisita emerge che dopo un primo avvio nel recupero delle risorse precedentemente riconosciute al personale, tali azioni sono state interrotte". Dubbi dell’organo di controllo anche sul fronte dell’attribuzione di un incarico di responsabilità "in mancanza dei requisiti previsti dalla normativa" e su avvisi pubblici di mobilità volontaria e concorsi pubblici indetti senza attingere a graduatorie precedenti ancora valide.
Da assegnare a tempo indeterminato due posti da dirigente amministrativo, uno al servizio Contabilità e finanza, l’altro all’Unità operativa programmazione e raccordo territoriale (concorso, comunque, revocato dall’Azienda). Alle contestazioni del Collegio, però, l’Asl aveva puntualizzato che le precedenti graduatorie non erano "coerenti con le competenze professionali ricercate" e che quindi dovevano essere trovate attraverso nuovi concorsi su materie specifiche alle mansioni da svolgere.
Finisce, invece, sul tavolo dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato il rinnovo della fornitura del servizio di ossigenoterapia visto che "le carenze organizzative e operative nel 2012" non hanno consentito di avviare con tranquillità procedure di gara o cottimi fiduciari per lotti. Il Gruppo di lavoro, infine, per quanto riduarda la gestione operativa del parco auto dell’ex Asl ha evidenziato "l’opportunità di migliorare le procedure di aggiudicazione" per "non consolidare meccanismi distorsivi della concorrenza".