
Bambini
Besana Brianza (Monza e Brianza) - E’ calato il sipario sulla scuola paritaria dell’infanzia di Villa Raverio. L’annuncio dato dal Cda che parla di un anno di sospensione dell’attività. Ben 110 anni di storia. Mancano i bambini e l’asilo chiude. Succede a Besana Brianza dove la scuola materna paritaria Villa Raverio, situata nell’omonima frazione della cittadina dell’Alta Brianza, dopo oltre un secolo di storia ha deciso di chiudere i battenti. O meglio, di sospendere per un anno l’attività didattica. Non per difficoltà finanziarie: a mancare non sono i finanziamenti ma chi possa riempire quelle aule. Mancano i bambini, con la loro fantasia, le loro risate e la voglia di crescere e imparare. Fattore determinante "che ha portato a questa dolorosa, ma inevitabile scelta", come annunciato in una lettera redatta dalla scuola e diretta ai residenti, è "la crescente denatalità che ormai da alcuni anni interessa il nostro territorio e, quindi, anche il comune di Besana".
«Gli attuali numeri non consentono l’allestimento di una regolare sezione per la fascia 3-6 anni e la proposta di creare una sezione primavera per la fascia 2-3 anni non ha avuto i riscontri necessari e auspicati. Di fronte a questi numeri, pur potendo contare su una virtuosa gestione economica della scuola che fino ad oggi ci ha tenuto e ci tiene al riparo da difficoltà di carattere finanziario, non è pensabile proseguire in un progetto che non abbia prospettive certe per gli anni a venire e che e in futuro potrebbero addirittura peggiorare", si legge nella epistola, in cui si annuncia in particolare un basilare calo delle iscrizioni dei bimbi residenti nella frazione: "Nel 1913 quando la scuola iniziò il suo percorso didattico, gestita dalle suore in collaborazione con la Parrocchia, accolse ben 75 bambini solo di Villa Raverio, rispondendo quindi ad una forte esigenza presente nel territorio. Negli ultimi anni gli alunni iscritti provenienti dalla nostra frazione sono vertiginosamente calati, segno che, molto probabilmente, questa esigenza non è più così attuale per svariati motivi".
Fondamentale nella scelta anche la "mancanza di ricambio generazionale negli organi direttivi della scuola", una libera associazione aperta a tutti gli abitanti della frazione, in cui gli iscritti prestano gratuitamente il proprio servizio in forma di volontariato e retta da un consiglio di amministrazione". Nella lettera viene comunque evidenziato: che "la sospensione decisa non è propedeutica alla chiusura definitiva della scuola".