
Un grande viso realizzato da un artista brianzolo. Un’opera di grosse dimensioni che si interroga sul senso del dialogo e sulla distanza tra le persone, tra noi stessi e gli altri. E ad accompagnarla alcune sagome umane che partecipano al medesimo rapporto. È la nuova scultura monumentale installata in mostra nel giardino della biblioteca civica di Verano, così da poter essere visibile e ammirabile da chiunque passi di lì, in un’esposizione all’aperto che cerca in tal modo di ovviare all’impossibilità di organizzare in questo periodo eventi con pubblico in presenza. A dare vita alle creazioni il 51enne scultore giussanese Carlo Guzzi, autore di una ricerca concentrata sull’uomo. Sue opere permanenti si trovano in alcuni luoghi della Brianza ma anche negli Usa. La grande scultura posizionata nel giardino della biblioteca di via Nazario Sauro è alta oltre 3 metri, fatta di polistirene ad alta densità rivestito con una resina e si intitola “Altro da Me“: accanto ad essa sono state collocate alcune sagome, figure umane realizzate in ferro cotto, modellate a mano e alte 2 metri, per rendere ancor più il senso di un dialogo interpersonale, in rapporto costante con l’ambiente attorno e con chi si troverà a transitare dagli spazi esterni della biblioteca. L’opera mette in questione il tentativo di trovare la giusta distanza tra noi e gli altri. "Mi piace pensare - sottolinea il curatore dell’iniziativa Alberto Moioli - che le ombre delle sagome di persone che si proiettano sul viso muto possano rappresentare le ombre, spesso distorte, che gli altri proiettano su noi stessi, modificandoci, coinvolgendoci o semplicemente apparendo per un solo periodo".
Fabio Luongo