Arriva la tangenzialina I residenti: "Sarà il caos"

Allarme traffico nelle vie a ridosso del tunnel che collegherà Statale 36 e Sp6. Si teme che il passaggio di migliaia di mezzi renda più pericoloso uscire di casa

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di Fabio Luongo

Gli accorgimenti sono previsti, ma intanto l’annuncio dell’apertura completa, entro fine dicembre, della tangenzialina dell’ospedale San Gerardo li ha messi in forte allarme, scatenando preoccupazioni e proteste.

I residenti di via Nobel sono sul piede di guerra dopo che sono state ufficializzate, l’altra settimana, le date che porteranno all’entrata in funzione del tunnel della nuova Sp6, dietro l’ospedale di Monza e la facoltà di medicina dell’università di Milano Bicocca. Allerta e timori sono scattati, in particolare, tra gli abitanti che vivono nella parte finale di via Nobel, quella più a ridosso della nuova strada: saranno loro, più di tutti, a dover fare i conti con l’incremento di traffico che porterà in zona l’apertura della tangenzialina. La preoccupazione è che l’arrivo di migliaia di mezzi renda difficile e pericoloso uscire di casa.

"Sono anni ormai che parliamo con Provincia e Comune, ma ancora non sappiamo bene cosa verrà fatto", lamenta una delle residenti. Qualche chiarimento potrebbe arrivare forse già domani, in un incontro in municipio a Lissone con gli abitanti di via Nobel e via Asiago in cui verrà spiegato il progetto dell’attraversamento pedonale che sarà realizzato tra la nuova Sp6 e via Nobel. "In passato si era parlato di un cordolo per evitare che le auto in arrivo dal tunnel o dalle rampe compiano inversioni di marcia girando in via Nobel, e poi di una rotonda, ma tutto è rimasto sul vago, almeno per noi", racconta la residente. "Vorremmo sapere - continua - cosa faranno, e in che tempi, per assicurarci di poter uscire con tranquillità di casa. Perché già adesso le inversioni per entrare in via Nobel le fanno".

"Va bene il percorso pedonale, o la ciclabile, ma per chi deve muoversi in macchina cosa è previsto? - domanda -. Oggi uscendo in auto dalle proprietà si rischia l’incidente con chi arriva ad alta velocità dalle rampe, e in futuro sarà così con chi passerà dal tunnel. Serve rallentare la velocità perché noi si possa uscire in sicurezza dai passi carrai. Quando verrà aperta la strada ci sarà poi il problema dei camion: se useranno il tunnel dove andranno? Si infileranno in strade residenziali e strette?". Intanto Provincia e Comuni stanno approntando soluzioni per garantire sicurezza ai residenti una volta che la tangenzialina sarà completamente in funzione: l’apertura decisa a step serve proprio ad avere il tempo necessario per programmare e realizzare tali interventi.

Già in estate da via Grigna avevano assicurato di stare definendo coi Comuni accordi per il riassetto della viabilità vicino alla galleria, per gli attraversamenti pedonali e per percorsi di collegamento per la mobilità dolce.