ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Arriva “La casa sulla collina“. Una tetto per le persone fragili

Inaugurata alla presenza dell’arcivescovo di Milano in via Don Valentini . Offrirà un progetto di ospitalità permanente a chi si trova in difficoltà.

I nuovi appartamenti sono attrezzati per ospitare fino a 4 persone

I nuovi appartamenti sono attrezzati per ospitare fino a 4 persone

Un futuro più inclusivo. Al civico 20 di via Don Valentini è stata inaugurata, alla presenza anche dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini, “La casa sulla collina“, un progetto di residenzialità permanente per persone diversamente abili. Un sogno che si realizza, grazie all’associazione Tu Con Noi - Monza e alla Fondazione Cariplo. L’appartamento aprirà a settembre. È l’esito di una storia iniziata più di dieci anni fa, quando nel marzo del 2014 veniva a mancare la madre di Serena, una ragazza con sindrome di Down. Fu proprio quella madre, in un gesto di straordinaria fiducia, ad affidare all’associazione il compito di prendersi cura della figlia.

Una decisione che, col tempo, ha spinto Tu Con Noi a costruire una risposta stabile, duratura ed estendibile ad altri. La risposta è arrivata oggi, sotto forma di un appartamento vicino alla parrocchia Cristo Re, dove la comunità parrocchiale già conosce e supporta l’associazione. L’immobile è accogliente: tre camere da letto, due bagni, un soggiorno, una cucina, un grande balcone e un box. Può ospitare fino a quattro persone – tre residenti e una figura di supporto –, e offre una forma di coabitazione familiare, senza finalità educative strutturate ma con un sostegno quotidiano informale. Un modello che mette al centro la dignità, la libertà e la quotidianità delle persone con disabilità. “La casa sulla collina“ non è un caso isolato. Monza sta tracciando una via concreta verso la residenzialità inclusiva, moltiplicando le opportunità. A breve, sarà attivo anche l’appartamento Rododendro, promosso dalla cooperativa sociale La Nuova Famiglia, in via Villoresi 12.

Pensato per sei persone con disabilità medio-lieve, il progetto punta a offrire un’alternativa più umana e vicina alla normalità rispetto alle tradizionali strutture residenziali. La Nuova Famiglia già gestisce la comunità residenziale San Biagio (due unità per un totale di 19 posti) e Il Calicanto, un appartamento per l’autonomia da cinque posti, tutti in via Monti e Tognetti. Anche il quartiere Cederna ha visto negli ultimi mesi nascere un’importante realtà: due appartamenti in uno stesso condominio in via Pascarella, ciascuno per quattro ospiti, gestiti dall’associazione Uroburo con il supporto di una solida rete del terzo settore (Meta, Novo Millennio, Il Brugo, L’Iride, Sociosfera e Solaris). Un progetto pensato per persone con lieve disabilità, elaborato in sinergia con il gruppo “Quelli del venerdì“, e che già sta dimostrando la forza di un lavoro condiviso.

A.S.