Desio, arrestati due baby rapinatori armati a scuola

Avevano preso di mira quattro ragazzini di 15 anni per strappare loro soldi e telefono, nel cellulare le immagini delle loro imprese

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Una piccola baby gang, formata da solo due componenti. Ma con una grande determinazione. Tanto da puntare un coltello sul volto di una delle proprie vittime, ferendolo lievemente. È entrata in azione l’altra mattina davanti al liceo scientifico e classico di Desio, prendendo di mira quattro studenti 15enni. Missione fallita, però. E con tanto di arresto da parte dei carabinieri della Compagnia di Desio, con l’accusa di tentata rapina aggravata.

Mancano pochi minuti alle 8, davanti all’istituto di via Gaetana Agnesi, quando la gang entra in scena. I due apprendisti delinquenti di 16 anni avvicinano il gruppetto di coetanei. Uno estrae un coltello da cucina e fa capire le loro intenzioni: "Dateci soldi e telefoni o è peggio per voi...".

Le vittime designate, seppur spaventate, non sembrano essere molto d’accordo e voler alzare bandiera bianca. Il ragazzo armato allora mette alle corde uno del gruppo e gli punta il punta il coltello a pochi centimetri, per essere ancora più convincente. Ma non basta. L’adolescente cerca di difendersi e si sfila, rimanendo graffiato sulla guancia, in maniera superficiale. I due rapinatori scappano, e altrettanto fanno i quattro ragazzi aggrediti che vanno a rifugiarsi all’interno della scuola. Alla scena però assistono altri studenti che non appena notano una pattuglia dell’Arma transitare sulla strada, la bloccano e raccontano quanto appena accaduto.

Scatta subito la ricerca dei due giovani balordi che, grazie a una minuziosa descrizione, vengono rintracciati e bloccati nelle vie del centro cittadino: vano il loro tentativo di fuga di corsa. All’interno del marsupio uno dei due ha ancora il coltello. Scatta poi la “perquisizione informatica” sui cellulari dei due giovani arrestati.

Emergono foto e video che li ritraggono in atteggiamenti celebrativi con portafogli e smartphone appartenenti ad altre persone. È dunque possibile che il tentativo della scorsa mattina, fosse solo uno dei tanti colpi portati a seguito, ma su questo fronte sono ancora in corso le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura per i minorenni di Milano. I due si trovano ora in una struttura per minori a Torino, in attesa di essere interrogati dal giudice.

"Da parte dell’Amministrazione c’è un’attenzione particolare al fenomeno delle baby gang - dichiara il sindaco Simone Gargiulo -. Se il disagio giovanile post pandemia diventa violenza o peggio ancora criminalità, anche con l’uso di armi, è un problema serio e bisogna immediatamente intervenire con fermezza con la prevenzione, il contrasto, il controllo del territorio e la partecipazione di tutte le agenzie educative e sociali territoriali, della scuola, del mondo dell’associazionismo e del Terzo settore".

Ale.Cri.