Arengario senza barriere indagini e rilievi coi droni

L’assessore Villa: "Avviate le prime analisi, prove statiche e di tenuta della torre per l’installazione dell’ascensore esterno e il tunnel della metropolitana"

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di Marco Galvani

L’Arengario senza barriere. Partiti i rilievi di ingegneri e geologi in vista del progetto che restituirà alla città (e alla cultura) un edificio accessibile a tutti. Con i circa 130mila euro stanziati lo scorso anno "sono state già avviate le analisi sul campo – chiarisce l’assessore ai Lavori pubblici Simone Villa –. Si tratta di rilievi effettuati anche grazie ai droni, di prove statiche e di tenuta della torre e di indagini sul sottosuolo visto che in futuro lì sotto passerà il tunnel della metropolitana. Per questo saranno necessari dei piccoli scavi attorno all’edificio nelle prossime settimane".

L’obiettivo è "capire se l’ascensore esterno si può posizionare (e su questo siamo ottimisti) e come farlo nel rispetto anche della Soprintendenza dal momento che stiamo parlando di una costruzione medievale". Tanto che "sono già iniziati i confronti con la Soprintendenza".

Inoltre, evidenzia l’assessore Villa, "l’intervento non riguarderà soltanto l’aspetto dell’accessibilità, ma procederemo anche con il consolidamento del pavimento per aumentare la portata in vista delle installazioni che saranno ospitate in Arengario e garantire la massima sicurezza per il pubblico".

Per i rilievi serviranno un paio di mesi e "contiamo di avviare le procedure per il progetto definitivo in primavera. A quel punto, con la prima variazione di bilancio doteremo il progetto della adeguata capienza economica". Un passo a suo modo "storico".

Perché "negli ultimi 25 anni, dopo la realizzazione delle scale di ferro esterne, non è stato fatto più nulla. Nemmeno da chi oggi critica le barriere architettoniche dell’edificio – mette i puntini Villa –. L’Arengario ha sempre ospitato mostre e da sempre ha avuto problemi di accessibilità, anche per chi ha difficoltà motorie temporanee. Ma si è sempre convissuto. Oggi, però, fortunatamente c’è una sensibilità che rende questa situazione intollerabile".

Però "non accettiamo strumentalizzazioni da chi ha amministrato prima di noi, ma non si è mai posto il problema". Fino a quando la sezione di Monza e Brianza di Ledha, la lega che riunisce le associazioni per i diritti delle persone con disabilità, ha denunciato l’Amministrazione per condotta discriminatoria, accusandola di aver usato l’Arengario come spazio espositivo per eventi pubblici di natura culturale nonostante l’inaccessibilità dell’antico palazzo comunale.

Al Tribunale di Milano Ledha chiede un risarcimento di 10mila euro. Da parte sua il Comune oltre ad aver bloccato gli eventi in Arengario e aver avviato l’iter per risolvere definitivamente il problema ha proposto un risarcimento di 3mila euro. Ma "sulla tutela dei diritti non c’è nulla da ribattere se qualcuno ritiene di aver subito una discriminazione, a maggior ragione da parte di un’Amministrazione comunale – spiega Villa –. Quello che un’amministrazione seria può fare, è intervenire e risolvere il problema".