Monza, la rivoluzione del verde: appalto da 7 milioni di euro

Obiettivo: cambiare entro la fine dell’anno introducendo un nuovo modello con tutela della biodiversità e un piano di gestione del rischio arboreo

Eventi meteorologici sempre più vigorosi mettono a rischio l’incolumità

Eventi meteorologici sempre più vigorosi mettono a rischio l’incolumità

Monza - Monza si prepara a un nuovo appalto per il verde pubblico. Nel frattempo manutenzione e gestione restano in carico alla società Sestante-TiEffe Service che aveva vinto la gara nel 2011 con un ribasso del 43%. Un contratto in proroga da tempo e che sarà valido fino alla conclusione del nuovo bando. L’obiettivo è riuscire a cambiare entro la fine dell’anno. Una rivoluzione che introdurrà "un nuovo modello che sappia coniugare qualità urbana, sostenibilità ambientale, valorizzazione del paesaggio e ottimizzazione delle risorse economiche pubbliche". L’appalto avrà una durata di 4 anni (rinnovabili per altri 4) per un importo di poco più di 7 milioni di euro a base di gara: "Basato sui principi della gestione differenziata (verranno definiti differenti livelli di manutenzione, più o meno intensivi, in funzione di tipologia, ubicazione, dimensioni e destinazioni d’uso delle aree) e informatizzata, prevede anche una particolare attenzione alla tutela e valorizzazione della biodiversità e un piano di gestione del rischio arboreo secondo un approccio tecnico-scientifico che garantisca un razionale ed efficace approccio al problema della tutela della pubblica incolumità". Il riferimento va agli effetti collaterali provocati da eventi meteorologici sempre più vigorosi e ravvicinati nel tempo, che si uniscono a una diffusa maturità del patrimonio arboreo, prevalentemente costituito da impianti effettuati nel Dopoguerra, spesso realizzati in modo non adeguato. Oggi in città ci sono 20mila alberi adulti e altri 8mila di recente piantumazione: esemplari censiti in un archivio informatico per genere, specie, età, dimensioni, stato vegetativo ed eventuali difetti.

Grazie a questo database ogni anno vengono eseguiti 600 controlli sia visivi sia strumentali per verificare la staticità della pianta a cui si aggiungono circa 1.200 potature che avvengono prevalentemente per interferenze con punti luce, viabilità, impianti o edifici privati, mentre solo una parte è legata alla sicurezza. Il nuovo appalto prevede un budget superiore rispetto agli attuali 1,6 milioni all’anno che permetterà di migliorare cura e gestione dell’intero patrimonio. Nel bando è previsto anche un piano specifico che consentirà un monitoraggio annuale di tutte le piante e di assegnare a ogni alberatura un indice di rischio per meglio pianificare e calibrare gli interventi nelle oltre 110 aree verdi comunali, nelle aiuole e nei giardini delle case comunali. La strategia cambia: carenze e disservizi segnalati dai cittadini non devono essere sanzionati ma eliminati. Un approccio che parte dalla constatazione che ormai i prezzi da saldo non fanno più mercato, tanto che, per l’aggiudicazione, vengono invertite le percentuali tra parte tecnica e parte economica per individuare il miglior rapporto qualità/prezzo.