
di Antonio Caccamo
Petizioni e gigantografie. Monta la protesta in Brianza nel tentativo di fermare la Pedemontana. Il dissenso si organizza dopo che la Regione ha assegnato i lavori per allungare il passo all’autostrada da Lentate sul Seveso fino alla Tangenziale Est di Vimercate. La petizione “Fermiamo la Pedemontana“ – lanciata su Change.org da Gianluigi Morra per conto del Comitato mobilità ecosostenibile di Vimercate – ha raccolto 500 firme in due giorni. In campo anche l’associazione Colli Briantei, che invita i sostenitori a partecipate alla raccolta firme "per evitare uno sperpero di denaro e un danno ambientale irreversibile". Ad Arcore è apparso un manifesto gigante a firma ImmagiArcore, Sinistra Italiana e Possibile. "Riecco la Pedemontana e questa volta nella tratta che ci interessa, che va da Cesano Maderno fino a Vimercate passando per zone fortemente urbanizzate e devastando pure l’ecosistema nella parte a nord di Arcore", dice Roberto Sala, anima verde di ImmagiArcore.
"Pedemontana, ferma da tempo per assenza di finanziamenti, ora viene rilanciata per la possibilità di attingere alla montagna di soldi in gioco anche per le infrastrutture. Però questi soldi in Brianza sarebbero molto più utili per realizzare altre infrastrutture non stradali, quali tramvie e metropolitane, o per riordinare la viabilità esistente".
Ma è tutto l’associazionismo ambientalista a muoversi. Un ampio fronte che parte dai Comuni della tratta B2, Lentate sul Seveso-Cesano Maderno a quelli della tratta Cesano Maderno-Vimercate. Molto attivo è il circolo Gaia di Legambiente Usmate. Di proteste di piazza per ora non se ne parla. "Con la pandemia puoi farle solo a distanza – spiega Sala – Un primo incontro non in presenza si potrebbe programmare subito dopo Pasqua, coinvolgendo le realtà in campo".
In contatto con il mondo della protesta è Marco Fumagalli, consigliere regionale M5Stelle che attacca la maggioranza del Pirellone. "Trovo intollerabile l’ennesimo regalo alle banche e a Pedemontana. Per la modica cifra di 62 milioni la Regione ha acquistato le azioni che Intesa detiene in Pedemontana".
Difende il progetto Andrea Monti, vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone: "I professionisti del “No“ alla Pedemontana hanno incassato l’ennesimo duro colpo, che li riporta tutti alla realtà: Pedemontana finalmente si farà. Ora il Governo faccia la sua parte, approvando una proroga tecnica di sei mesi per coprire i ritardi causati dal Covid e permettere di arrivare agevolmente al closing finanziario".