Albiate, a Bazoli il Premio Vittorino Colombo 2016

Assegnato al presidente emerito di Intesa San Paolo il prestigioso riconoscimento in memoria dell'ex ministro Dc e presidente del Senato di origini albiatesi. In passato ne sono stati insigniti l'ex segretario generale dell'Onu Boutros-Ghali, Vaclav Havel, l'avvocato iraniano Shirin Ebadi, Romano Prodi e altri personaggi internazionali di primo piano

Giovanni Bazoli

Giovanni Bazoli

Albiate (Monza e Brianza), 29 novembre 2016 - A Giovanni Bazoli il Premio Internazionale Vittorino Colombo. E' stato assegnato al presidente emerito di Banca Intesa San Paolo il riconoscimento dedicato al ricordo di uno degli albiatesi più illustri di sempre, l'ex ministro e presidente del Senato Vittorino Colombo. La cerimonia ufficiale di consegna dell'onorificenza - che ha coronato la 19esima edizione del premio - si è svolta l'altra mattina nelle sale di Villa Campello. La Fondazione Vittorino Colombo e il Comune di Albiate, che ogni anno attribuiscono la benemerenza, hanno scelto quest'anno come destinatario l'83enne Bazoli, che è stato ed è ancora uno dei protagonisti indiscussi della finanza italiana, esponente della cosiddetta finanza cattolica, che ha nel suo orizzonte l'economia sociale di mercato attenta ai valori dell'uomo oltre a quelli del profitto.

Avvocato e per lungo tempo docente all'Università Cattolica di Milano, Bazoli divenne banchiere nel 1982, quando l'allora ministro delle Finanze Beniamino Andreatta lo chiamò a guidare il Nuovo Banco Ambrosiano, l'istituto di credito che raccolse la rovente eredità del Banco Ambrosiano all'indomani della morte - lungamente avvolta nel mistero - di Roberto Calvi sotto il ponte dei Frati Neri a Londra. Bazoli diventò in poco tempo uno dei personaggi cardine del mondo finanziario italiano: guidò la banca fino alla creazione nel 2007 di Intesa San Paolo, di cui è rimasto sino all'aprile scorso presidente del consiglio di sorveglianza. Insignito in Francia del titolo di ufficiale della Legion d'Onore e in Italia dei titoli di Cavaliere del Lavoro e Cavaliere di Gran Croce, l'attuale presidente emerito di Intesa è anche presidente della Fondazione Cini, membro della Fondazione Teatro alla Scala, della Fondazione De Gasperi e della Fondazione Mattei; è impegnato nel FAI-Fondo per l'Ambiente Italiano, nella storica casa editrice La Scuola e nella Biblioteca Ambrosiana, oltre che in altre prestigiose istituzioni culturali.

Il Premio Internazionale Vittorino Colombo che gli è stato consegnato l'altro giorno è stato istituito nel 1997 per ricordare la figura dell'esponente politico della Dc originario di Albiate, scomparso nel 1996, che fu sindacalista e poi, dal 1958, più volte deputato, senatore, sottosegretario nel terzo governo Moro, ministro nei governi Rumor, Andreotti e Cossiga, guidando i dicasteri del commercio con l'estero, della marina mercantile, della sanità, delle poste e telecomunicazioni e dei trasporti. Colombo fu poi senatore dal 1976, e quindi nel 1983 presidente del Senato. Fu inoltre membro dell'Assemblea del Consiglio d'Europa e dell'Unione dell'Europa Occidentale, nonché tessitore instancabile di rapporti economici e culturali, in particolare con la Cina.

Il Premio a lui intitolato viene assegnato annualmente a un personaggio di livello internazionale che abbia contribuito "allo studio e alla diffusione dei valori autentici della politica diretta alla solidarietà e alla collaborazione fra i popoli". In passato ne sono stati insigniti l'ex segretario generale dell'Onu Boutros Boutros-Ghali; l'ex presidente della Cecoslovacchia e della Repubblica Ceca Vaclav Havel, dissidente tra i più noti all'epoca della Cortina di Ferro e tra i maggiori drammaturghi del Novecento; il Presidente del Cile nel periodo di uscita dalla dittatura di Pinochet, Patricio Aylwin Azocar; Shirin Ebadi, una delle più note intellettuali iraniane, avvocato e attivista per i diritti umani; l'ex senatore a vita Emilio Colombo, padre costituente, più volte ministro, due volte Presidente del Consiglio e nel 1977 presidente del Parlamento Europeo; Romano Prodi, l'ex presidente del Parlamento Europeo Hans-Gert Pöttering, lo storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi; Padre Bernardo Cervellera, direttore dell'agenzia AsiaNews e religioso del Pime; gli ex Segretari di Stato del Vaticano cardinali Casaroli e Sodano, il cardinale Etchegaray, l'ex primo ministro polacco Jerzy Buzek, quello slovacco Mikulas Dzurinda e quello croato Ivo Sanader.