
Lo spettacolo “Corvidae. Sguardi di specie“ vuole far riflettere il pubblico. Scritto originariamente per un programma Tv di Paolini è ora a teatro a Monza.
Uno stormo di corvi osserva da una prospettiva diversa dalla nostra i danni che abbiamo combinato al Pianeta e le possibilità che abbiamo di rimediare. è “Cordidae. Sguardi di specie“, lo spettacolo di e con Marta Ciscinà, in calendario al Manzoni, domani alle 21 per la sezione “Altri percorsi“. “Corvidae. Sguardi di specie“, scritto originariamente per il programma di RAI 3 “La Fabbrica del Mondo“ di Marco Paolini e Telmo Pievani, conserva il format televisivo portandolo in teatro. Infatti, è composto come una serie tv: tre stagioni con quattro episodi ciascuna che si snocciolano davanti al pubblico tra una sigla e l’altra. Il susseguirsi degli episodi non costruisce un’unica narrazione quanto piuttosto una profezia di futuri possibili.
Il punto d’inizio di ogni episodio è la realtà contemporanea, ma gli sviluppi si diramano in un domani cangiante. Si prefigura un futuro in cui gli allevamenti intensivi di animali saranno interamente sostituiti dalla produzione di carne sintetica; l’ipotetica scomparsa di Donald Trump in uno dei suoi famosi campi da golf a causa dell’innalzamento dei mari. Si passa dallo scontro tra il movimento ecologista “Fridays for future“ con le lobby del petrolio, alla scelta di dare alla nostra specie un nome nuovo. Il pubblico è coinvolto attivamente dai corvi, è chiamato a comprendere e ricostruire la complessità del nostro presente, a interpretare e a prendere posizione, a scegliere di intervenire al di là del dispositivo teatrale. I corvi protagonisti dello spettacolo sono meccanici, creature simboliche fatte di componentistica industriale e cavi di freni di bicicletta. L’installazione scenica, progettata dalla scenografa Paola Villani insieme a Marco Rogante, si basa su un sistema di manovrazione completamente manuale e analogico che permette l’animazione a vista dei corvi da parte di un’unica performer attraverso un sistema di joystick meccanici. In questo spettacolo sul futuro del nostro pianeta non c’è robotica, il motore di tutto quello che si anima in scena è umano.
Anche le voci dei corvi sono realizzate dal vivo senza l’aiuto di distorsioni o playback, grazie a un profondo lavoro di ricerca vocale sulle sonorità degli uccelli sotto la guida della vocalist Francesca Della Monica. Lo spettacolo è prodotto da una rete di soggetti importanti tra cui il Piccolo Teatro di Milano e il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, guidati dal MUSE - Museo delle Scienze. Biglietto 23 euro.