REDAZIONE MONZA BRIANZA

Adam Ondra e Pietro Dal Prà. Storie di scalate impossibili

Emozioni d’alta quota al Palazzo dello sport di Lissone

Emozioni d’alta quota al Palazzo dello sport di Lissone

Emozioni d’alta quota al Palazzo dello sport di Lissone

Emozioni d’alta quota al Palazzo dello Sport di Lissone con Adam Ondra, enfant prodige dell’arrampicata e oggi talento mondiale e Pietro Dal Prà, guida alpina a soli 21 anni, consulente e ambassador di La Sportiva (nella foto). I due protagonisti di scalate impossibili hanno condiviso ricordi del passato attraverso foto e video delle loro imprese. Le loro strade si sono incrociate nel 2007, quando Adam aveva solo 14 anni. "Era timidissimo, aveva i capelli lunghi, gli occhiali, ma uno sguardo sempre in movimento e attento", ricorda Dal Prà. Da allora Pietro ha svolto un ruolo fondamentale nella formazione di Adam. "È un prodotto di sintesi – racconta –. È un mix di talento, predisposizione naturale che vanno di pari passo a impegno, serietà e al desiderio di seguire un sogno, sempre".

Nato a Brno, in Repubblica Ceca, il 5 febbraio 1993, da genitori appassionati di scalate, Adam è stato il primo climber della storia a scalare un 9c, Silence, nella grotta di Flatanger in Norvegia, considerata la via di arrampicata più difficile al mondo, e il primo atleta a vincere il Campionato del mondo e la Coppa del mondo sia Lead sia Boulder. A lui è dedicato anche il libro “Adam. The Climber”, per raccontare un talento sempre rimasto con i piedi per terra, nonostante il soprannome di Alieno, per la capacità di superare i limiti, quelli impossibili.