MARCO GALVANI
Cronaca

Adac delocalizza in Spagna e Grecia

Turismo in calo, piano di ristrutturazione per il club automobilistico tedesco che assiste chi viaggia all’estero

Flessione per la sede unica

Monza - La casa madre vuole trasferire parte delle attività fuori dall’Italia, sul piede di guerra i 66 lavoratori della Adac, club automobilistico tedesco che fornisce servizi e assistenza nei viaggi all’estero attraverso il supporto delle filiali europee. Nel nostro Paese la sede unica è in via Borgazzi a Monza con dipendenti assunti a tempo indeterminato (soprattutto lavoratrici con un’età media di 45 anni) e altri con un contratto part-time verticale stagionale legato alla maggior affluenza dei turisti tedeschi nella nostra penisola in alcuni momenti dell’anno. Ma "il 2020 e il 2021 sono stati caratterizzati da una flessione molto importante del flusso turistico che, in alcuni periodi, ha azzerato le partenze – fanno il punto dalla Cgil Brianza –. E oltre al dramma dell’emergenza sanitaria che ha colpito fortemente le province della Lombardia, si sono utilizzati gli ammortizzatori sociali Covid".

In questo scenario , lo scorso anno "è stato annunciato un piano di ristrutturazione confermato in queste settimane attraverso riunioni con i lavoratori svolte in tutte le filiali europee – continuano dalla Filcams, la categoria del sindacato che si occupa dei lavoratori di commercio, turismo e servizi –. Nonostante le criticità motivate dalle rappresentanze sindacali dei vari paesi all’interno del comitato aziendale europeo, i contributi tecnici rappresentati in riunioni specifiche dalla direzione italiana e il confronto sindacale, il piano viene portato avanti e prevede un impatto molto pesante in termini di trasferimenti di attività dall’Italia e di conseguenza sui livelli occupazionali, con conseguenti licenziamenti".

In particolare , "le attività dell’amministrazione, che impiegavano 3 lavoratrici, verranno riportate in Germania, il primo intervento telefonico in alta stagione è già stato spostato in Grecia riducendo così l’impiego dei lavoratori stagionali e nuove assunzioni stagionali, l’assistenza sanitaria, che prevede un livello di competenze elevato per le 10 persone impiegate, sarà trasferita completamente in Spagna da marzo 2022, mentre le attività svolte in orario notturno dalla filiale italiana saranno in carico alle altre filiali". In questi traslochi oltre confine sono coinvolte una ventina di persone, ma la delocalizzazione "esporrebbe a forti rischi anche la sostenibilità della sede italiana che, perdendo volumi di attività e il valore aggiunto delle attività a maggior contenuto professionale, potrebbe subire ulteriori ridimensionamenti".

Senza dimenticare che "Adac Service Italia sta ancora usufruendo degli ammortizzatori sociali Covid, mentre in Grecia e in Spagna viene assunto nuovo personale stagionale e fisso per svolgere proprio le attività trasferite dall’Italia". Per contrastare, quindi, il piano aziendale i lavoratori hanno programmato per lunedì prossimo uno sciopero con presidio davanti alla sede di via Borgazzi: "Chiediamo che questo piano venga cambiato e che vengano mantenute le attività in Italia e i livelli occupazionali. La ristrutturazione non può essere scaricata sui lavoratori italiani".