Acsm-Agam, bilancio per un futuro smart

La multiutility chiude i conti del 2021 con dividendi in crescita (2 milioni al Comune di Monza) e investimenti su innovazione e sostenibilità

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di Marco Galvani

Acsm-Agam: via libera al bilancio 2021, cresce il valore del dividendo agli azionisti e aumentano gli investimenti all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione e della digitalizzazione.E dall’1 ottobre il gruppo di multiutility cambierà nome diventando “Acinque spa“.

Ieri l’assemblea dei soci - oltre ad aver nominato il nuovo collegio sindacale della società, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 - ha anche approvato il bilancio consolidato 2021 che certifica un risultato netto del Gruppo di 44,5 milioni di euro, in netto incremento rispetto all’anno precedente (17,9 milioni di euro), grazie anche ad effetti fiscali positivi non ripetibili (ammonta a circa 23 milioni il saldo positivo imposte derivante dall’adesione alla cosiddetta opzione di re-allineamento). Con un indebitamento finanziario netto pari a 190,1 milioni (il rapporto con il patrimonio netto risulta di 0,37), nel 2021 il Gruppo ha proseguito con il piano investimenti in tutti i business presidiati. Dai 73,2 milioni del 2020 si è passati a 79,9 milioni sulle reti del gas, idriche e di distribuzione elettrica, per l’efficientamento energetico, la mobilità elettrica, il teleriscaldamento, l’illuminazione pubblica, l’idroelettrico, l’acquisizione di un impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti, e sul digitale, lo smart working e il processo di dematerializzazione del contratto allo sportello. Risultato netto positivo anche per la capogruppo Acsm-Agam: 15,6 milioni di euro (15,3 milioni nel 2020) e un indebitamento finanziario di 74,2 milioni (75,2 nel 2020). In questo quadro, come proposto dal consiglio di amministrazione, è stata decisa la distribuzione ai soci di un dividendo lordo di 9,5 centesimi per azione che verrà pagato il 22 giugno. In particolare Monza, che detiene il 10,53% di azioni, riceverà 1.974.285 euro.

Per quanto riguarda, invece, le prospettive, se per l’emergenza sanitaria la situazione è in miglioramento, sul fronte della guerra in Ucraina "la situazione appare molto critica, oltre che sul lato umanitario anche per le tematiche energetiche e macroeconomiche-finanziarie", l’analisi del Gruppo che ha pubblicato il business plan 2022-2026 quando ancora le tensioni tra Russia e Ucraina non facevano presagire lo scoppio della guerra. "Il Gruppo grazie alla diversificazione delle proprie attività, costituite in gran parte da servizi essenziali per la popolazione e al fatto che alcune di esse siano regolate e, quindi, potenzialmente non soggette a volatilità o quantomeno a volatilità molto contenuta, potrà mitigare molti dei possibili impatti del conflitto. Il tal senso aiuterà anche la capacità di resilienza e di gestione sempre dimostratinel corso dei momenti, anche quelli più critici, attraversati finora". Sulla base di queste considerazioni, il Gruppo ritiene di mantenere anche per il 2022 risultati positivi seppur in diminuzione, con un piano di investimenti nei prossimi 5 anni di 457 milioni di euro, di cui il 67% legati alla sostenibilità.

Sul percorso che dovrà portare al taglio delle emissioni entro il 2030 e al raggiungimento della neutralità climatica che tutti i Paesi dell’Unione europea hanno come obiettivo entro il 2050.