MARCO GALVANI
Cronaca

"Azul": Stefano Accorsi e i suoi amici tifosi al Teatro Manzoni

A Monza la prima lombarda dello spettacolo “Azul - Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor”

L’attore Stefano Accorsi sarà in scena al Manzoni da venerdì a domenica

Monza - Adamo, il Golem, Frankenstein e un Pinocchio cinquantenne in carne e ossa, col volto di Stefano Accorsi. Quattro amici tifosi, protagonisti di "una storia curiosa" che racconta come gestire la propria passione tra eccessi e razionalità nel nuovo spettacolo -– scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca – “Azul - Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor”. Per la prima lombarda, Accorsi, Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo e Luigi Sigillo hanno raccolto l’invito del direttore artistico del Teatro Manzoni di Monza, Paola Pedrazzini e da venerdì a domenica saliranno sul palco. Sullo sfondo di una città dove il gioco del pallone è febbre, amore e passione. Lì quattro amici fanno i conti con le loro rispettive vite e facendo affiorare ricordi, provano a ricostruire una serenità andata a pezzi. Nella loro semplicità, hanno qualcosa di molto singolare e unico che li accomuna: la passione folle per la squadra del cuore e infanzie originali, quasi fiabesche. Tutti e quattro sono fatti di materia semplice come il pane, ma la domenica, allo stadio si fanno travolgere da una furia che ogni volta li spazza e li sconquassa.

C’è gioia, amarezza, ironia e tanta voglia di sorridere mentre evocano le vittorie, i momenti di estasi, le sconfitte e le tragedie che hanno condiviso negli anni. Quattro personaggi che, a guardar bene, "sono gli unici quattro personaggi che non sono stati partoriti da una mamma - le parole di Accorsi -. Quattro archetipi che senza un elemento importante nella vita, senza una sicurezza come la figura materna sono portati ad aprirsi in un modo più emotivo". “Azul” è un teatro che ha dentro tanta clowneria e che sfrutta tutte le opportunità legate non solo alla prosa. Uno spettacolo costruito per far abbassare le difese di chi sta guardando, perché la gente si sieda senza sapere cosa aspettarsi. "Far parte di uno spettacolo così sospeso fra sogno e semplicità, fra amicizia, ironia, fragilità, passione, tifo, musica e colori, dopo un periodo come quello che abbiamo vissuto e dal quale ancora non siamo totalmente usciti, è una meravigliosa avventura - aggiunge Accorsi -. Daniele Finzi Pasca scrive in modo tridimensionale, bisogna letteralmente entrare nel suo mondo per abitarlo e viverlo, sentirlo senza voler spiegare ogni cosa. Personaggi veri e al tempo stesso trasognati, clown toccanti e divertenti nei quali ci si riconosce tantissimo tutti". "Ho sempre raccontato storie di personaggi carichi di umanità, fragili e trasognati - le note di Finzi Pasca -. Il mio teatro è costruito riproducendo il linguaggio dei sogni. Procede per allusioni, associazioni di idee. I ricordi emergono come bollicine che tornano a galla in una bibita che ammazza la sete nelle giornate di caldo fuoco. Cerco di costruire immagini rarefatte, sospese in un tempo inventato, leggero. Amo i colpi di scena, i finali a sorpresa, le macchine teatrali, la magia e l’illusione. Sono cresciuto nel mondo del teatro e poi sono stato rapito dai grandi eventi: spettacoli monumentali per il Cirque du Soleil e le cerimonie olimpiche. Però, ogni volta che ritrovo l’odore e il sapore della scena, mi sembra di tornare a casa e di riscoprire le mie radici. Credo siano clown i personaggi che popolano le mie storie dato che sussurrano, inciampano, ridono e si commuovono. Ho avuto la fortuna di incontrare Stefano, Luciano, Sasà e Luigi attori carichi di umanità, mestiere e passione. Con loro è stato facile dare vita a questa piccola rapsodia dedicata a quanti non si danno mai per vinti". Biglietti acquistabili online su www.teatromanzonimonza.it o direttamente al botteghino del teatro oggi dalle 14 alle 18, domani, venerdì e sabato dalle 10 alle 14.