
Un gruppo di "maranza". Le loro storie e la loro origine in un evento del Boccaccio
Monza, 16 gennaio 2025 – Può una parola gergale giovanile fare paura? Chi ha paura dei “maranza“? L’assessore alla Sicurezza Alfredo Moccia, da vecchio magistrato che si era occupato delle prima pandilla milanesi, l’aveva utilizzata la scorsa estate, quando aveva sottolineato il pericolo di bande di giovanissimi che scorrazzavano in città (“In quattro mesi abbiamo fermato 50 ragazzi”).
Ora ci si sono messi anche quei “cattivoni“ del centro sociale (senza sede) Foa Boccaccio, che per questa sera al centro civico di viale Libertà hanno organizzato la presentazione di un libro che sembrerebbe un manifesto, intitolato “Maranza di tutto il mondo, unitevi! Per un’alleanza dei barbari nelle periferie”. “In un mondo governato da ricchi bianchi - spiegano -, l’autrice (Houria Bouteldja) suggerisce un’alleanza tra beaufs et barbares, “bifolchi” e “barbari”, ovvero la classe proletaria bianca e quella composta da persone BIPOC (Black, Indigenous, People of Color). Non crediamo nella perfezione, ma in interazioni imperfette e alleanze”.
Le reazioni dal centrodestra non ci sono fatte attendere. “L’evento andrebbe vietato e il libro ritirato”, ha fatto sapere il consigliere regionale brianzolo Alessandro Corbetta (Lega).
A rincarare il sottosegretario all’Istruzione e deputata del collegio di Monza Paola Frassinetti che ha sottolineato come il libro “utilizza toni divisivi e alimenta una retorica di contrapposizione”. E in una nota stampa ha precisato: “Alimentare conflitti o divisioni con un appello alla rivolta da parte degli immigrati di seconda generazione non solo danneggia il tessuto sociale, ma contraddice i valori stessi su cui dovrebbe basarsi una società equa e inclusiva”. “La Brianza e la Lombardia non hanno bisogno di voi” ha detto ancora il consigliere Corbetta, a cui si è unito anche l’ex assessore alla Sicurezza di Monza, Federico Arena. “L’ennesima iniziativa provocatoria e incendiaria del centro sociale Boccaccio, noto per manifestazioni violente in centro a Monza, occupazioni abusive e danneggiamento dei beni pubblici. Abusivi a cui ormai rimane solamente appellarsi ai maranza che di certo non hanno in mente la lotta di classe e le politiche di sinistra, ma la trap, il linguaggio volgare e gli abiti contraffatti”. Tutta colpa della Giunta di centrosinistra al governo a Monza. Moccia è tranquillo: “Sui Maranza ero stato profetico, ma sull’evento di questa sera mi affido alla Prefettura e alla Questura che l’hanno autorizzata. Comunque, vigileremo”.