GUALFRIDO GALIMBERTI
Monza Brianza

Carlo Moscatelli, l’uomo del ribaltone e la prima promessa: “Più cura per Desio dopo anni d’abbandono”

Ancora incredulo per il successo già al primo turno. Al centro del programma le tematiche sociali e la sostenibilità

Il neo sindaco Carlo Moscatelli ha riportato il centrosinistra alla guida della città

Il neo sindaco Carlo Moscatelli ha riportato il centrosinistra alla guida della città

Desio(Monza e Brianza) 28 marzo 2025 –  Dopo la vittoria elettorale al primo turno, decisamente inaspettata, per Carlo Moscatelli la carriera da sindaco inizia due settimane prima del previsto.

Sindaco, una vittoria lampo. L’avrebbe mai pronosticata?

“Non al primo turno. Per il resto le sensazioni erano ottime. Abbiamo fatto un’ottima campagna elettorale dedicata molto anche all’ascolto. Resta il rammarico per una elezione poco rappresentativa. Il 47,11 per cento di affluenza. Una riflessione in questi anni dovremo farla. Il problema non è solo desiano, ma proveremo a creare un ponte di dialogo con il territorio, magari anche utilizzando gli strumenti tecnologici. Un tentativo va fatto, non si può rimanere a guardare”.

La prima giornata com’è andata?

“È ancora un po’ strana. Sono ancora un po’ nel limbo. Prima la necessità di attendere la ‘certificazione’ dell’esito elettorale, poi l’incontro inevitabile con il commissario prefettizio. Di fatto non ho ancora avuto la possibilità di prendere possesso del mio ufficio”.

Intanto ha superato anche la prima notte: non sarà stata semplice...

“Non ho chiuso occhio. Le preoccupazioni sono molte. Soprattutto mi preoccupa la responsabilità che i cittadini mi hanno dato col loro voto. È la cosa che più mi dà il senso di tensione. Magari sarà così solo il primo giorno, poi non ci sarà tempo per questi pensieri. Bisognerà lavorare per affrontare tutti i problemi e trovare soluzioni”.

Qual è il tema che più le fa pensare a una situazione di difficoltà?

“Ogni problema ha la sua specificità e problematicità. Io vorrei porre attenzione alla cura della città, così come ho sempre ripetuto durante l’intera campagna elettorale. Vedere la città così abbandonata mi ha lasciato amareggiato. Voglio lavorare sulle cose più semplici per ridare ai cittadini la voglia di vivere nella propria Desio”.

Per formazione ed esperienze professionali si sente più portato per qualcosa in particolare?

“Ho sempre lavorato, per mestiere e per passione, sulle tematiche sociali. All’Eni come multinazionale facevamo accordi con le pubbliche amministrazioni: per il nostro business ma anche per progetti di sostenibilità. Credo di essere portato per la relazione col cittadino, per l’ascolto. È il mio modo di lavorare”.

Superata la campagna elettorale e la competizione, ora possiamo dirlo in tranquillità: salviamo qualcosa della precedente amministrazione?

“Il giudizio lo hanno dato in modo sincero i cittadini. Se hanno cambiato al primo turno, questo la dice tutta su cosa salviamo. Un giudizio senza appello. Evidentemente gli elettori hanno dato un giudizio categorico della precedente amministrazione”.

C’è qualcosa di già deciso per la composizione della nuova giunta?

“Stiamo facendo valutazioni. Ci sono tante competenze, non sarà difficile fare una squadra all’altezza della situazione”.

La campagna elettorale cosa le ha insegnato?

“Dal punto di vista umano ho incontrato tanti concittadini. Diversamente dall’opinione che avevo, ho trovato tanti che hanno voglia di fare. Affidano il buon governo ad altri, ma non vogliono tirarsi indietro. Mi danno speranza. C’è il riscontro positivo di gente che vuole mettersi in gioco.

Da sindaco cosa ne pensa? Desio rispetto alle città limitrofe di pari dimensione è rimasta indietro? Cosa deve migliorare?

“Desio deve recuperare la sua identità di città. Vedo concittadini portati a dire che l’erba del vicino è migliore. In alcuni casi è vero, in altri no. Però la nostra storia e la nostra identità sono da ricostruire: se vogliamo avere un futuro radioso, non possiamo dimenticare quello che siamo”.