Tragico incidente di Paderno: è morto il bambino di 3 anni investito al parco

Domani è prevista l'autopsia

L'auto di Salvatore D'Amico precipitata sul bambino di tre anni

L'auto di Salvatore D'Amico precipitata sul bambino di tre anni

Milano -  È morto nel pomeriggio di oggi il bambino di tre anni investito mercoledì scorso all'interno del Parco Lago Nord di Paderno Dugnano. Lo ha comunicato l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove il bimbo era ricoverato. La salma del piccolo resta a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'esame autoptico, disposto per la giornata di domani.

Si aggrava, quindi, la posizione del suo inveestitore, sul quale già ieri erano emersi nuovi dettagli. Il suo indirizzo di residenza è piazza Filangieri 2, ingresso principale della casa circondariale di San Vittore; il che dà l’idea del personaggio, dentro e fuori dal carcere per furti e piccolo spaccio (l’ultima volta era uscito nel 2019 dopo essere stato “pizzicato” con alcune buste di cocaina). La sua casa attuale? La Ford Focus che guidava mercoledì mattina. Un’auto che risulta sottoposta a sequestro amministrativo da parte del Radiomobile della polizia locale. Sì, perché esattamente un mese fa l’auto guidata dal settantaduenne Salvatore D’Amico è stata coinvolta a Milano in un incidente con feriti: stando a quanto risulta al Giorno, l’anziano è scappato a bordo della sua macchina, regolarmente assicurata, dopo aver investito tre pedoni. Rintracciato dai ghisa nel giro di poche ore, è stato denunciato per omissione di soccorso.

Di più: è stato indagato anche per guida senza patente perché mai conseguita; il veicolo è stato sequestrato e affidato in custodia (senza carta di circolazione) al trasgressore, come da prassi. Se la violazione del 4 maggio fosse stata la prima, D’Amico sarebbe stato “solo” sanzionato in via amministrativa per essersi messo al volante senza aver mai conseguito il documento di guida; il fatto che sia stato indagato penalmente fa pensare a una reiterazione della condotta, con almeno un precedente episodio in cui era stato già fermato e multato. In ogni caso, quella Focus avrebbe dovuto restare ferma; e, soprattutto, D’Amico non avrebbe dovuto utilizzarla, visto che non ha mai preso la patente.

E invece il settantaduenne, sconosciuto dalle parti di Paderno Dugnano, si è materializzato con la sua Focus due giorni fa a mezzogiorno al Parco Lago Nord, una ex cava di sabbia e ghiaia oggetto negli anni ‘90 di un intervento di recupero ambientale: l’auto è entrata dal cancello di via Valassina, iniziando a percorrere i vialetti riservati solo a pedoni, ciclisti e mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. Poi la Ford è piombata su una terrazza panoramica che affaccia su uno specchio d’acqua artificiale e, forse per un malore del conducente, ha travolto la balaustra di protezione, precipitando su una scalinata e travolgendo un bambino di 3 anni che stava facendo una passeggiata con i genitori di origini sudamericane, residenti a Milano.

Il piccolo è stato subito soccorso dai sanitari, che sono riusciti a rianimarlo, per poi trasportarlo in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata per i traumi riportati nel devastante impatto con la Focus. Anche D’Amico è in gravi condizioni al Niguarda, intubato; gli esami del sangue avrebbero escluso l’ipotesi che il settantaduenne stesse guidando sotto effetto di alcol o stupefacenti. Quando si riprenderà, sarà lui a dover spiegare ai carabinieri cosa abbia provocato l’incidente: se un malore, una distrazione al volante o altro. Di sicuro, dovrà fronteggiare l’accusa di lesioni stradali gravissime: la pena base prevista è da uno a tre anni, ma vanno considerate pure le aggravanti della g uida senza patente e della circolazione in un’area non aperta al traffico.

nicola.palma@ilgiorno.net

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