di Sergio Gianni
Le vie del gol sono finite e per la Pro Sesto questo è un bel problema. Perché, per una squadra che si appresta a partecipare alla volata per la permanenza in serie C, la realizzazione di un solo gol nelle ultime nove giornate (e per di più su calcio di rigore, autore Bocic con la Lucchese) indica spietatamente un notevole limite. Possibilmente da superare questo pomeriggio allo stadio Breda (ore 17.30), approfittando dell’arrivo del Piacenza. La compagine emiliana, vittoriosa a dicembre all’andata con un fragoroso 6 a 0, è oltretutto una diretta concorrente nella rincorsa alla salvezza: è staccata di soli due punti dai padroni di casa. Che, con la sconfitta per 1 a 0 nel recupero con la Giana, hanno visto interrotta dopo tre partite la loro miniserie positiva.
"La delusione per la sconfitta di Gorgonzola – commenta il presidente Gabriele Albertini - è giustificata. La nostra non è stata una grande prestazione, ma il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Abbiamo pagato caro un episodio". Oggi, contro il Piacenza, dovrà per forza essere tutta un’altra storia. Anche perché il tecnico Francesco Parravicini, con i rientri di capitan Scapuzzi e Maffei dopo la squalifica, dovrà fare i conti con l’assenza del solo Bosco. La Pro Sesto, con l’incontro di mercoledì, ha intanto concluso la serie dei tre recuperi legati al covid e si appresta ora ad affrontare un calendario regolare, privo dei faticosi impegni infrasettimanali. "In questa fase – ammette Albertini – stiamo costruendo poco, ma questo penso sia dovuto anche alla stanchezza. La squadra, in pratica, giocava ogni tre giorni".
A confidare in un buon risultato è anche Il Gigante, sponsor ultratrentennale del club di via XX settembre, che spera appunto di festeggiare sul campo il debutto del nuovo marchio sulla maglia biancoceleste. E poi a caricare la Pro Sesto dovrebbe essere pure la voglia di rivalsa, inevitabile dopo la disfatta incassata all’andata al Garilli. "Quella figuraccia – conclude Albertini – è rimasta come scolpita nel nostro spogliatoio. Ora è venuto il momento di cancellarla".