Milano, 28 aprile 2023 – Il futuro calcistico di Zlatan Ibrahimovic resta avvolto da una nube di incertezza: il talento svedese ha accusato un problema al polpaccio durante il riscaldamento nel match tra Milan e Lecce di domenica scorsa e, ad oggi, una diagnosi precisa sull’entità dell’infortunio non è stata ancora ufficializzata. Per Ibra questa è una stagione maledetta: dopo l’operazione al ginocchio fatta a ridosso della vittoria dello Scudetto, l’attaccante era tornato a disposizione a febbraio dopo quasi 300 giorni di stop ma, nel corso del ritiro con la Nazionale svedese a marzo si era nuovamente fermato per un problema muscolare. Domenica, poi, il nuovo stop e ora per il talento di Malmo gli interrogativi crescono: continuare e provare a trovare un’intesa con il club di via Aldo Rossi per un’altra stagione o appende gli scarpini al chiodo?
Futuro
Gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di Zlatan sono stati forniti dal tecnico Stefano Pioli nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta contro la Roma: "Sta un po' meglio, ma non c'è una diagnosi ancora definitiva. Sicuramente non è disponibile per domani”. Poche ma chiare parole che fanno intendere come lo stesso giocatore stia aspettando di capire quanto sia grave il nuovo infortunio per prendere delle decisioni. Escluso dalla lista Uefa proprio per le precarie condizioni fisiche, Ibrahimovic sarebbe potuto risultare preziosissimo per il Milan nella lotta per uno dei posti che garantirebbe l'accesso alla prossima edizione della Champions, con la sfida di domani già fondamentale per staccare i giallorossi, attualmente appaiati al Diavolo a quota 56 punti. Sicuramente questo tipo di infortunio necessita di tempo e pazienza, e non consigliabile bruciare le tappe, specie per un calciatore di 41 anni che da tempo convive con problemi fisici. Il bivio è chiaro: rinnovare per un altro anno a cifre molto contenute e provare a chiudere la carriera al meglio delle sue possibilità, o accettare la situazione e dare l’addio al calcio giocato, con il Milan che ha più volte confermato la volontà di continuare a collaborare con lo svedese, magari in veste di dirigente.