
Joaquin Correa
Milano, 27 agosto 2021 – L’Inter fa visita all’Hellas Verona per la seconda giornata di campionato: nell’anticipo del venerdì sera i nerazzurri battono i padroni di casa per 3-1 grazie ai gol di Lautaro Martinez e alla doppietta del Tucu Correa, al debutto in nerazzurro. Inutile il vantaggio lampo di Ilic per i gialloblù. In campo "La partita l'abbiamo preparata bene, abbiamo avuto diversi giorni. Affrontiamo un avversario che meritava di più al debutto, sarà una partita difficile. Dzeko-Lautaro? Non hanno avuto tanto tempo per allenarsi insieme, negli ultimi 3 giorni però Lauti l'ho visto recuperato e mi ha dimostrato voglia di esserci dall'inizio. Cosa dà in più Correa? Lo conosco benissimo, è un giocatore che mi piace tanto ed è la ciliegina sulla torta che ci mancava. Sono certo che darà tanto all'Inter" le parole di Inzaghi nel pre-match. Stessa formazione ospite di quella che ha affrontato il Genoa, con la variante Lautaro Martinez, rientrato dalla squalifica, mentre Correa si accomoda in panchina: Sensi non titolare, per il resto formazione della vigilia confermata con Barella, Brozovic e Calhanoglu in mediana, Perisic e Darmian sulle corsie esterne, Skriniar-De Vrij-Bastoni in difesa a guarda di Samir Handanovic. Lampo di Ilic L'Inter parte con pressing molto alto, sono i nerazzurri a fare la gara, mentre il Verona attende ed è pronto a ripartire difendendo molto bene. La prima vera occasione arriva al 12’ per gli ospiti, discesa di Perisic sulla sinistra a servire Lautaro che calcia in diagonale da distanza ravvicinata ma Montipò mette in corner. Quando l’Inter sembra essere padrona del gioco ecco che arriva il vantaggio dell’Hellas Verona al 14’ su una disattenzione di Handanovic: il portiere nerazzurro appoggia timidamente su Brozovic (presenza numero 200 in serie A per lui), ne approfitta Ilic che ruba palla e supera Handanovic con un pallonetto per l’1-0 gialloblù. Dopo la doccia gelata del gol incassato l’Inter prova a riprendere in mano il pallino del gioco ma i casalinghi pressano sull’onda dell’entusiasmo e, prima con Barak trovano un corner interessante, poi con Faraoni provano il tiro fuori misura, infine con Lazovic conquistano un altro calcio d’angolo mal sfruttato. L’Inter risponde con il colpo di testa di Barella su cross Calhanoglu che non inquadra però la porta di pochissimo: Inzaghi chiede di cercare Perisic e la fascia sinistra per provare a guadagnare campo con il croato ma i casalinghi sono attenti e chiudono ogni varco interessante. Al 29’ i nerazzurri conquistano un calcio di punizione dalla sinistra di cui si fa carico Calhanoglu ma il pallone fa fatica a decollare ma il contropiede di casa di Cancellieri viene disinnescato da Darmian provvidenzialmente. Al 32’ Barella subisce fallo da Ceccherini e protesta in maniera accesa ma Manganiello riporta la calma e decreta un calcio di punizione per i nerazzurri che però non trova fortuna. Il Verona fa tutto bene ed è in controllo senza rischiare nulla mentre l’Inter fatica a trovare idee e fluidità di gioco soprattutto in fase di costruzione di gioco ma al 39’ viene annullato un gol agli ospiti per carica di Lautaro Martinez su Montipò dopo il traversone di Dzeko per Perisic. I padroni di casa sfiorano invece il raddoppio al 41’ con Zaccagni, che approfitta di un errore di Brozovic, Cancellieri prova la conclusione morbida sul secondo palo ma la conclusione termina alta. Il colpo di testa di Lautaro Martinez allo scadere, respinto con reattività da Montipò, e il controllo e tiro altissimo del numero 10 sono gli ultimi acuti della prima frazione di gioco dove il Verona chiude meritatamente in vantaggio dopo un inizio di match a favore degli ospiti. Poco incisivi sia Dzeko che Lautaro. Decide il Tucu Le due squadre tornano in cambio senza nessun volto nuovo e l’Inter pareggia subito i conti con Lautaro Martinez che dopo due minuti infila Montipò con un colpo di testa preciso su sponda di Dzeko, ben servito da Perisic da rimessa laterale: il numero 10 è libero di colpire e realizza il gol dell’1-1. Dopo la rete incassata il Verona perde Ceccherini, sostituito da Casale, a causa di un infortunio, ma i padroni di casa non accusano il colpo e continuano a macinare gioco ma al 54’ è ancora l’Inter a farsi pericolosa sfiorando il raddoppio su un’azione fotocopia del pareggio: rimessa laterale di Perisic, prolunga Dzeko per Lautaro che incrocia di sinistro ma la palla esce di pochissimo. Al 59’ Lautaro Martinez protesta chiedendo un calcio di rigore dopo aver subito una spallata in area da Honglà ma dopo il check del Var il direttore di gara decreta la rimessa dal fondo in favore dei casalinghi, con Di Francesco che butta nella mischia Lasagna per Cancellieri. Inzaghi invece, al 65’, si affida a Vidal per l’ammonito Brozovic e all’ex Dimarco per Perisic e un minuto dopo un intraprendente Bastoni si fa dire di no da Montipò su un sinistro di collo interno potente e insidioso. Poco dopo il portiere di casa chiude anche su Calhanoglu ma l’Inter guadagna campo e aggressività e Darmian in posizione di centravanti prova a calciare ma viene chiuso dalla difesa del Verona al 68’: Vidal prova la combinazione con Lautaro un minuto dopo e il forcing nerazzurro diventa costante mentre al 73’ debutta il neo arrivato Tucu Correa al posto del Toro Martinez. Di Francesco prova le ultime carte a disposizione scegliendo Tameze, Sutalo e Dawidowicz per Magnani, Faroni e Honglà ma al 77’ è l’Inter a farsi di nuovo pericolosa con l’imbucata di Correa a pescare Barella che scivola mentre rientra sul destro vanificando tutto. All’83 i nerazzurri trovano i frutti del forcing fatto con il debuttante Correa: affondo di Darmian e palla per l’argentino che stacca e di testa infila Montipò per l’1-2. All’86’ ultimi cambi per Inzaghi che sceglie Sensi e Vecino per Dzeko e Calhanoglu e nei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro il Verona prova ad agguantare il pareggio con le ultime forze rimaste ma è invece l’Inter a segnare il terzo sigillo ancora con Correa: il Tucu sfrutta una palla lucidissima di Barella e batte ancora l’estremo difensore di casa con una rasoiata da fuori area.