
Geoffrey Kondogbia
Milano, 6 gennaio 2017 - Chi lo ha visto in allenamento negli ultimi giorni racconta come Geoffrey Kondogbia stia facendo faville a Marbella. Da oggi, assieme ai compagni di squadra, tornerà su territorio italiano per l’ultima parte della preparazione in vista di Udinese-Inter, che i nerazzurri svolgeranno in Friuli prima della partita di dopodomani. Una gara in cui, salvo sorprese, si vedrà di nuovo il francese a dirigere il traffico in mezzo al campo. Per mancanza di alternative, dato che Felipe Melo è appena stato ceduto e Medel non è ancora a disposizione (al ritorno il cileno verrà comunque impiegato in difesa) e perché contro la Lazio ha dato segnali di incoraggiante risveglio. Ha finalmente fatto vedere di poter essere molto difficile da superare nei contrasti, cosa che non sempre era risaltata nella misura in cui il suo fisico suggerirebbe, e non ha avuto paura di cercare la giocata spettacolare, non fine a sé stessa ma utile per velocizzare la manovra. Proprio quando Pioli, alla vigilia di Inter- Lazio, sembrava voler rinunciare a lui spostando in mezzo Ansaldi in una posizione anomala per l’argentino (ha giocato in quel ruolo nell’ininfluente sfida contro lo Sparta Praga in Europa League) Kondogbia ha reagito. L’arrivo di Gagliardini non è una buona notizia per lui e per chi cerca spazio in quella posizione di campo, ma se il transalpino saprà trarre la giusta spinta dalla nuova concorrenza per il tecnico sarà una manna. Dopo un anno e mezzo, gli alibi legati alla questione ambientamento sono finiti. Il ragazzo sa che in questi sei mesi, gli ultimi per Suning nei quali i lacci dell’accordo economico con l’Uefa bloccheranno le grandi spese, si giocherà la permanenza a Milano.
Qualora dovesse dimostrare di aver superato le paure dovute al salto in avanti, dal Monaco all’Inter, la proprietà potrebbe decidere di puntare altrove i riflettori per comprare un top player. In caso contrario il centrocampista sarebbe costretto a confrontarsi con dei compagni ancora più forti per arrivare a strappare una maglia, a meno di una cessione che già la scorsa estate era stata messa tra le opzioni e che a dicembre non sembrava un’ipotesi così remota in vista della finestra invernale. Oggi, per mancanza di alternative e per quanto visto nell’ultima gara al Meazza, Pioli ha tutta l’intenzione di cavalcare l’onda e Udine è la tappa giusta per capire se il momento è propizio per rivedere il Kondogbia che ha incantato tutti nel Principato.