Inter al via: ma Thohir rischia di perdere Moratti

Il tycoon ha fatto terra bruciata dei suoi uomini e il presidente onorario potrebbe lasciare di Giulio Mola

Migration

Milano, 4 luglio 2014 - Atteso primo giorno di scuola, oggi, per la nuova Inter di Walter Mazzarri, fresco di rinnovo. Per preparare la stagione 2014-2015 si riparte dalla Pinetina, senza supporter («sono in corso interventi di ristrutturazione, che riguardano anche la tribunetta adiacente al campo principale, lavori che impediranno ai giocatori e allo staff di ricevere da subito l’abbraccio dei tifosi», è spiegato sul sito del club) ma con un Vidic in più. Il forte difensore serbo ex Manchester United è in città da ieri (accompagnato dal suo agente Silvano Martina) e oggi sarà il primo a presentarsi alla stampa. Poi, con i nuovi compagni di squadra, sarà a disposizione dell’allenatore (che potrà disporre dei calciatori impegnati al Mondiale solo a partire dalla seconda metà di luglio) per effettuare alcuni test. Mercoledì 9 è previsto l’inizio del ritiro a Pinzolo: nella quiete del Trentino doppia razione quotidiana di allenamenti, con due amichevoli.

La prima il 16 (ore 17) contro il Trentino Team, la seconda, a chiusura del ritiro, il 20 (ore 16) contro il Prato. Poi due giorni di riposo, prima della partenza per Washington, quartier generale della tournée americana. Ma in questi giorni in corso Vittorio Emanuele fa molto discutere la ‘demorattizzazione’ del club. In otto mesi il nuovo presidente Erick Thohir (che ieri ha ufficializzato l’ingaggio di Massimiliano Mirabelli come nuovo capo degli osservatori), per nulla soddisfatto dei conti trovati (a suo giudizio diversi da quelli che gli erano stati spiegati nei mesi della trattativa), ha azzerato lo staff dell’ex proprietà. Basta snocciolare i nomi di chi non c’è più per rendersene conto: dall’ex dt Branca al medico sociale Combi, dal responsabile dello stadio Barletta al vice dg (e consigliere del presidente) Filucchi (trasferitosi a Cagliari con lo stesso incarico per collaborare con “l’interista” e patron dei sardi Giulini) fino al ribaltone nell’ufficio comunicazione con eccellenti silurazioni. Una rivoluzione che a Moratti non è piaciuta (l’ex presidente era invece contrario al prolungamento del contratto di Mazzarri, perché deluso dal rendimento del tecnico) e che rischia di creare una frattura tra i due maggiori azionisti del club, mai così lontani come in queste ore di cambiamenti...

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro