Atalanta: Ilicic, un punteruolo per bucare il Napoli

Lo sloveno agirà alle spalle degli attaccanti per aumentare la pericolosità offensiva

Josip Ilicic, schierando lo sloveno dietro le punte Gasperini non si accontenta del pari

Josip Ilicic, schierando lo sloveno dietro le punte Gasperini non si accontenta del pari

Bergamo, 20 gennaio 2018 - La Dea torna al tridente per battere il Napoli. Sarà un’Atalanta a trazione offensiva quella che domani alle 12.30 all’Azzurri d’Italia, in uno stadio che dovrebbe sfiorare il tutto esaurito (anche se nel settore ospiti non ci saranno i tifosi napoletani residenti in Campania per divieto della Prefettura), affronterà il Napoli in un match cruciale per la classifica. Partenopei costretti a fare risultato per restare davanti alla Juventus, bergamaschi lanciati nella corsa verso l’Europa e in cerca dei tre punti per conservare il sesto posto e provare ad allungare sul gruppo di inseguitrici. Gian Piero Gasperini in questi giorni ha fatto lavorare i suoi a Zingonia a porte chiuse, senza far trapelare nulla, anche se appare scontata l’idea di un 3-4-3 al posto del 3-4-1-2 utilizzato negli ultimi due mesi.

Con la squalifica di Marten De Roon e l’arretramento in mediana di Bryan Cristante la Dea, non avendo più l’alternativa Kurtic, schiererà un finto trequartista, ovvero Josip Ilicic. Un attaccante più che un centrocampista aggiunto. Il fantasista sloveno è un giocatore che aumenta la pericolosità offensiva, con le sue giocate e il suo uno contro uno, togliendo qualcosa alla copertura. Schierarlo dietro gli attaccanti significa voler pungere maggiormente, in una parola voler giocare per i tre punti senza accontentarsi di un pari contro la capolista. Atteggiamento comprensibile, considerando i due pesantissimi successi esterni di inizio anno dei nerazzurri, la vittoria in Coppa Italia a Napoli il 2 gennaio con reti di Castagne e Gomez e quella in campionato il 6 gennaio a Roma con i sigilli di Cornelius e De Roon.

Formazione atalantina quasi fatta, anche se Gasperini deve decidere se schierare come centravanti il danese Cornelius, in un momento di forma strepitosa, o Petagna, centravanti atipico che inquadra poco la porta ma sa difendere palla e far salire la squadra. A centrocampo linea a quattro con Cristante e Freuler mastini in mezzo e i soliti Hateboer e Spinazzola esterni, con il neo-arrivato Rizzo che scalpita: «L’ Atalanta è una famiglia che lavora unita per un grande obiettivo e sta scrivendo la storia - ha raccontato al sito ufficiale del club -. L’impressione è super-positiva. Mi è sempre stato detto che avevo grandi potenzialità, questo è l’ambiente giusto dove esprimerle. A Ferrara giocavo per la salvezza, qui mi gioco l’Europa». In difesa Masiello e Toloi, con il ballottaggio per il ruolo di centrale tra Palomino e il favorito Mattia Caldara. Per il 24enne di Scanzorosciate quella contro il Napoli è una gara speciale: lo scorso anno all’andata fece il suo debutto stagionale mentre al ritorno siglò la doppietta che decretò il 2-0 dei nerazzurri al San Paolo. «Sappiamo che contro il Napoli ci giochiamo una bella fetta di stagione. Gasperini ci ha raccomandato di non farli palleggiare, chiedendoci di pressare molto alto», ha spiegato lo stesso Caldara ai microfoni di Sky Sport.

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