A Milano i campionati mondiali: tutti pazzi per il frisbee

Al Centro Sportivo “La Barona“ giornate di gare nella categoria “freestyle“

Il gioco del frisbee è tra i più amati e popolari negli Stati Uniti

Il gioco del frisbee è tra i più amati e popolari negli Stati Uniti

Milano, 24 settembre 2022 -  Da mercoledì scorso Milano è diventata capitale internazionale del frisbee. Non solo la settimana della moda e la nazionale di calcio, dunque, c’è spazio anche per una disciplina che solo da questa estate fa parte della FIGeST, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, visto che il consiglio federale si è espresso positivamente per accogliere nell’organizzazione, già riconosciuta dal Coni, nuovi sport tra cui appunto il frisbee, il racquetball, lo sepak takraw e, in via sperimentale, il dodgeball (l’ultima disciplina entrata ufficialmente a far parte della FIGeST, nel maggio scorso, era stato il calcio balilla).

Quartier generale dell’appuntamento meneghino, che ha richiamato in città tantissimi appassionati provenienti da tutte le parti del mondo a contendersi il titolo iridato “freestyle“, è il “Frisbee Temple“ di via Campari alla Barona. Di fatto non un semplice centro sportivo come tanti altri, ma un vero e proprio monumento di questo sport in Italia immerso nel verde e aperto soprattutto ai ragazzi della periferia milanese. Nel “club del frisbee“, fondato dall’ex campione d’Italia Valentino De Chiara (fu lui a “scoprire“ questo sport dopo un viaggio negli Stati Uniti per poi portarlo in Italia), c’è anche un museo dedicato alla storia di questa disciplina dove palleggi e maxi-lanci rappresentano la parte più spettacolare. E le gare sono una buona occasione per scoprire il museo con dischi e memorabilia conservati in cinquant’anni di storia, come i primi volantini e poster per divulgare questo sport e centinaia di frisbee e boomerang. Il tutto gestito dal giovane presidente Francesco Santolin, che da Vicenza si è trasferito nella metropoli lombarda per coltivare la sua passione.

Considerato molto spesso uno sport minore, il frisbee è un universo variegato composto da dieci discipline diverse con regole proprie che in Italia contano, in totale, oltre 1000 tesserati. Dal freestyle al disc golf, passando per il guts il concetto è semplice: tirare il più precisamente possibile un disco di plastica pesante 175 grammi secondo un altro famoso slogan pubblicitario: “Throw a frisbee at someone, make a new friend today”. D’altronde, senza arbitri, contatti e sanzioni, il frisbee è di fatto uno degli sport più “amichevoli” al mondo, nato davanti ad una fetta di crostata della migliore pasticceria del Connecticut, la Frisbie Pie Co. grazie ad un gruppo di studenti alla ricerca di uno svago pomeridiano dopo scuola. E diventato popolarissimo negli States quando il 13 gennaio 1957 la ditta di giocattoli Wham-O portò avanti la produzione in massa del disco volante più famoso al mondo.

Ecco perché “Freestyledisc World Championship“ nella quiete di Milano ha riunito i migliori specialisti. In particolar modo quelli che praticano il “freestyle“, una sorta di ginnastica artistica ma con il “disco“ fra le mani. Quattro le categorie: coppia maschile, coppia mista, coppia femminile e gara a tre. Ogni squadra porta una coreografia di tre o quattro minuti e viene giudicata in base all’esecuzione, alla difficoltà degli esercizi e all’impressione artistica. Dalle 9 alle 19 di oggi sono in programma le finali mentre la giornata di domani sarà dedicata alle varie dimostrazioni di tutte le discipline che impiegano il frisbee, perché oltre al freestyle” (sicuramente la specialità più spettacolare e creativa), come detto, c’è pure il “guts“ (il frisbee viene lanciato il più forte possibile, tant’è che il primato mondiale è di 134 km orari) oppure l’“Ultimate“, un gioco di squadra dove si sfidano in 7 contro 7”.

 

 

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