ILARIA CHECCHI
Sport

Bilancio Milan, austerity e cessione di Tonali: i conti tornano in attivo

I rossoneri hanno incassato 83,9 milioni dall’Uefa, 91,7 milioni dai tifosi, 70 milioni dagli sponsor e, per il prossimo esercizio, altri 70 milioni dalla venduta del centrocampista

Gerry Cardinale, 53 anni

Milano – Per conoscere i dati ufficiali del bilancio chiuso lo scorso 30 giugno si dovrà aspettare il mese di ottobre dopo l’assemblea dei soci ma il Milan può sorridere: dopo la semestrale emersa a marzo (periodo che intercorre tra l’1 luglio e il 31 dicembre 2022 e che riguarda il bilancio civilistico e non del consolidato, quindi senza le controllate) che riportava un utile da 9,8 milioni di euro, le previsioni vedono un Diavolo chiudere in positivo facendo un grande passo in avanti rispetto ai 66,5 milioni di euro di passivo fatti registrare al termine della stagione 2021-2022 e quello da 96,4 milioni della stagione 2020-2021.

Il merito di un segno “più” che era atteso da tanto tempo va sicuramente individuato negli incassi arrivati dai traguardi raggiunti nella scorsa stagione: il Milan ha incassato 83,9 milioni dai premi Uefa, divisi tra i 14,8 milioni legati al ranking storico, 8 milioni per il market pool, 4,8 milioni per la seconda fase di distribuzione dei diritti tv, 9,3 milioni legati ai bonus dei gironi, 9,6 milioni per il passaggio agli ottavi, 10,6 milioni per l’accesso ai quarti, 12,5 per l’accesso alle semifinali di Champions League e 0,7 milioni legati ai bonus pareggi.

Il percorso europeo della truppa di Stefano Pioli terminato contro i cugini nerazzurri, dunque, ha portato un’iniezione di liquidità inattesa a inizio anno sportivo, a cui vanno aggiunti i ricavi provenienti dai tifosi rossoneri presenti a San Siro: il club di via Aldo Rossi ha incassato 91,780 milioni di euro dal ticketing per un totale di 1.861.007 spettatori complessivi tra Serie A, Champions League e Coppa Italia.

Lo scorso maggio il presidente rossonero Paolo Scaroni aveva stimato circa 350 milioni di fatturato (anche grazie ad aver praticamente raddoppiato i ricavi commerciali) dichiarando: "Spero di avere un bilancio in attivo. Ci è aumentato molto il fatturato, supereremo i 350 milioni. I nostri ricavi crescono, spero proprio sia l’anno in cui le nostre cifre saranno positive. L’ultima volta che il Milan ha avuto un risultato positivo è stato il 2006". Quell’anno ai tempi fu necessario cedere un talento come Shevchenko, oggi la vendita di Sandro Tonali ha portato 70 milioni di utile (che entreranno nel prossimo esercizio 2023/24) che RedBird potrà (ma non dovrà necessariamente) sfruttare per impreziosire la rosa a disposizione di Stefano Pioli, pronto lunedì 10 luglio a iniziare la preparazione con una squadra non ancora del tutto plasmata.

Oltre al percorso sportivo, la gestione oculata da sempre marchio di fabbrica della passata proprietà Elliott sta venendo replicata anche da Gerry Cardinale che ha voluto in questo primo anno di attività siglare nuovi accordi commerciali e trovare nuovi apporti degli sponsor di maglia (che sono cresciuti da 42 a 70 milioni di euro). Lo stile, che può avvicinarsi o meno alla visione più romantica e appassionata del calcio dei tifosi, resta dunque quello incentrato su una sana austerity, sul contenimento dei costi e sulla politica della "linea verde", puntando su giovani di prospettiva e mettendo un tetto agli stipendi dei giocatori: lo sforzo maggiore è stato fatto per rinnovare il contratto a Rafael Leao, a cui è stato ritoccato l’ingaggio fino a 7 milioni l’anno, bonus compresi legati alle prestazioni, e ora gli occhi del mondo rossonero sono puntati sulle prossime mosse di mercato della rinnovata dirigenza.