NéVio e "Il nostro rock per non vivere di rimpianti"

"Fermati se puoi", l'ultimo singolo dei NéVio è un inno al coraggio di godersi la libertà

I NéVio

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Milano - “Tra vent’anni sarai più dispiaciuto per le cose che non hai fatto che per quelle che hai fatto. Quindi sciogli gli ormeggi, naviga lontano dal porto sicuro. Cattura i venti dell’opportunità nelle tue vele. Esplora. Sogna. Scopri”. Come Mark Twain anche i NéVio scappano dalla gabbia dei rimpianti. Si armano di coraggio e scardinano le catene della paura di soffrire. E invece no.

I NéVio
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Fermati se puoi” – il loro nuovo singolo in uscita domani con Sorry Mom – è proprio una canzone che “nasce dalla voglia di rischiare anche quando tutto sembra dirti di fermarti per evitare di star male. Invece qui si parla di come si possa e si debba rischiare per evitare un male ben peggiore: i rimpianti”. Il messaggio dei NéVio arriva tramite un racconto, una discussione in macchina tra una coppia di innamorati che si cercano e si desiderano, ma hanno paura di fare il primo passo nel timore di ferirsi. L’avevano presentato già a settembre a Sanremo Rock, sul palco dell’Ariston. E oggi lo pubblicano con un video che scorre su sonorità rock, ma con un carattere fresco e allegro. Una sorta anche di reazione a “questi ultimi due anni in cui ci siamo dovuti tutti fermare. Obbligatoriamente. Anche se a noi non piace affatto fermarci. Noi viviamo e godiamo del momento”, confessano Giorgio e Maurino, ovvero i NéVio insieme ad Alessio e Riccardo. Amici da una vita, ma una band soltanto da tre anni.

Quattro musicisti e amici, con esperienze diverse tra loro – dai cantautori italiani al rock dei primi Duemila ai Fask – che si proiettano, personalizzate, nelle loro canzoni. Scrivere musica originale e in italiano è la loro vena. Perché anche se “nella vita privata siamo pieni di rimpianti, almeno da un punto di vista artistico non vorremmo mai ritrovarci a dire che ci siamo bloccati – promettono -. Vogliamo cogliere tutte le occasioni”. Non sopportano l’idea di non avercela messa tutta. Anche a costo di non riuscirci. Consapevoli che “il sacrificio non è mica una cosa brutta. Anzi, è un concetto assolutamente relativo. Da bambino il viaggio per andare a Gardaland non era certo una noia…”. Ecco, allora, la strada dei NéVio, “orgogliosi della nostra libertà”.

 

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