Prevenzione oncologica, sestese alla guida del team internazionale: è Adriana Albini

Il gruppo di lavoro si occuperà di prevenzione oncologica attraverso la scienza innovativa, l'integrazione delle ultime tecnologie, il miglioramento dei finanziamenti e un'opera globale di sensibilizzazione

Adriana Albini in laboratorio

Adriana Albini in laboratorio

Sesto San Giovanni (Milano), 19 settembre 2021 - Adriana Albini, già direttore scientifico della Fondazione MultiMedica Onlus, è stata nominata a capo del nuovo gruppo di lavoro, promosso dall’American Association for CancerResearch (AACR) che si occuperà di prevenzione oncologica (CancerPreventionWorking Group-CPWG). Fondata nel 1907, l’American Association for CancerResearch è la prima e più grande organizzazione professionale al mondo dedicata al progresso della ricerca finalizzata alla prevenzione e alla cura del cancro. Di essa fanno parte quasi 50mila soci tra ricercatori traslazionali e clinici, epidemiologi, operatori sanitari e associazioni di pazienti, provenienti da 128 Paesi.

La missione di questo team internazionale è fare della prevenzione del cancro una priorità globale attraverso la scienza innovativa, l’integrazione delle ultime tecnologie, il miglioramento dei finanziamenti e una capillare opera di sensibilizzazione. Della squadra fanno parte anche altri due italiani: Andrea De Censi, direttore del Dipartimento di Medicina Oncologica dell’ente ospedaliero Ospedali Galliera di Genova, e Gian Paolo Dotto del dipartimento di Biochimica dell’Università di Losanna. «Sono felice e onorata di questa nuova responsabilità e con il comitato direttivo del CPWG spero di poter fare davvero la differenza per i progressi nel campo della prevenzione del cancro a livello internazionale – ha commentato Albini –. Più che mai ci stiamo rendendo conto che il cancro è una malattia prevenibile, che può essere fortemente influenzata anche dai cambiamenti dello stile di vita».

Professoressa di Patologia generale all’Università di Milano-Bicocca e direttore del Laboratorio di Biologia Vascolare dell’Irccs MultiMedica, nella sua attività di ricerca ha sviluppato il concetto di angioprevenzione, in cui la prevenzione dell’angiogenesi viene utilizzata per ostacolare sul nascere la formazione di vasi sanguigni tumorali. I suoi studi hanno portato, ad esempio, al riconoscimento di agenti chemiopreventivi, come flavonoidi, antiossidanti e retinoidi derivati da alimenti, bevande e spezie, che possono agire sull’angiogenesi e sul microambiente tumorale per prevenire il cancro. Recentemente la ricercatrice era stata inserita dalla BBC nell’elenco delle “100 donne più influenti al mondo nel 2020”, che stanno guidando il cambiamento in questo anno sconvolto dalla pandemia di Covid-19: nel prestigioso elenco appare come unica italiana.  

 

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