ANDREA SPINELLI
Milano

Rkomi: "Sanremo? Lo rifarei, una scuola incredibile"

L'artista, al secolo Mirko Martorana, si presenta venerdì al microfono di Radio Italia Live. Con "Taxi Driver" ha stravenduto. E si prepara ai live

Rkomi

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Milano - Nell’ultimo anno nessuno ha venduto quanto Rkomi col suo “Taxi Driver”. Cinque dischi di platino sono, infatti, la responsabilità con cui il musicista milanese, al secolo Mirko Martorana (il nome d’arte è l’anagramma), si presenta venerdì davanti al microfono di Radio Italia Live. In onda sulle frequenze e sul sito web dell’emittente milanese, ma anche sullo schermo di Radio Italia Tv, per Rkomi l’esibizione anticipa i concerti (sold out) nei locali (il 14 aprile a Live Club di Trezzo, l’11,12 e 14 maggio al Fabrique) e quell’Insuperabile Tour che lo vedrà in scena l’11 giugno all’i-Days di Milano e il 5 luglio all’Arena Campo Marte di Brescia.

Mirko, si riparte finalmente coi live. "Ho accettato l’invito di Radio Italia perché adoro la musica suonata e chi mi segue sa che da un paio d’anni non riesco a fare a meno della band. Abbiamo creato un set apposito per questo evento, con rivisitazioni dei miei brani che non saranno, però, le stesse del tour. Mi piaceva, infatti, l’idea di un set più intimo e più ‘dark’, se vogliamo".

Rivisitazioni diverse rispetto a quelle del tour e pure dell’Mtv Unplugged realizzato al Carcano? "Sì, perché davanti alle telecamere di Mtv tutto era riletto in chiave acustica, mentre nel concerto di Radio Italia torniamo ad attaccare la spina e a recuperare quella batteria che al Carcano non c’era".

Ospiti? "Non ne ho invitati. Perché già ce n’erano nell’unplugged e perché sono uno a cui piace rivisitare le canzoni. Proprio ora, ad esempio, sto provando ‘Diecimila voci’ ricantando le parti di Ariete come ritornello".

Il 21 maggio sarà pure nel cast del concertone di Radio Italia Live in Piazza Duomo. "Li ci sarà l’orchestra e quindi sceglierò assieme al maestro Bruno Santori i pezzi più giusti da eseguire. Alla festa dei quarant’anni di Radio Italia, nella piazza più importante della mia città, non potevo certo dire di no".

Tra gli altri quattordici artisti in cartellone, con chi le piacerebbe cantare? "Forse con Marco Mengoni e Gianni Morandi, perché sono quelli più lontani dai miei mondi e quindi la sfida sarebbe grossa".

Due mesi dopo, che bilancio fa di Sanremo? "Lo rifarei domani, perché è stata una scuola incredibile. L’ansia e la paura del debutto non hanno giocato a mio favore, però ora ho le spalle più larghe e penso che l’affronterei bene. Fra l’altro, il Festival mi ha permesso di conoscere artisti che stimo moltissimo come Cesare Cremonini e m’ha regalato grandi soddisfazioni come quella di vedere il video della mia esibizione ripostato da Vasco. Insomma, a Sanremo devo molto, anche se non ho ancora capito quanto".

A settembre glielo rimanda un pezzo ad Amadeus? "Così su due piedi direi di sì, pur sapendo che sarebbe la mossa sbagliata. Perché ho davanti cinque mesi di impegni e per scrivere qualcosa di adeguato al Festival avrei bisogno di prendermi una lunga pausa".