Elezioni per Presidente della Repubblica: cinque voti a Generoso

L’avvocato 73enne: "Un segno di stima da parte di chi come me intende fare politica con impegno "

Serafino Generoso

Serafino Generoso

Cassano (Milano) - Fra i nomi estratti dall’urna in questi giorni per la corsa al Colle figura anche quello del cassanese Serafino Generoso con 5 voti al suo attivo. "Inserire il suo nome fra quelli da votare - fa sapere l’onorevole Alessandro Sorte (FI) - é stata un’iniziativa da subito apprezzata dai miei colleghi. È stato un segnale di stima e rispetto prima di tutto al professionista, ottimo avvocato a livello nazionale, ma soprattutto uomo politico di spessore vittima di ingiustizie giudiziarie. Vuole essere un riconoscimento al personaggio politico in linea con tutte le battaglie fatte da Forza Italia contro la malagiustizia". Il cassanese dunque dopo 30 anni riappare nel mondo politico. "Cinque voti, mi fa piacere - così il 73enne avvocato Serafino Generoso -. Lo considero un segno di stima da parte di chi come me intende fare politica al servizio di tutti con impegno".

Un passato, quello da politico, che preferisce mantenere custodito nel cassetto dei ricordi. "Riportare il mio nome alla ribalta - conclude -: viene in mente tutto ed il contrario di tutto. Tante sono state le battaglie politiche portate avanti con successo che mi hanno consentito di balzare alla notorietà nazionale con persone del mondo politico con cui ancora oggi ho un ottimo rapporto". È l’amico cassanese Emilio Pacchiarini ad aprire ai ricordi: "Abbiamo iniziato insieme nel 1970 nella Democrazia Cristiana. Erano tempi in cui nella provincia di Milano la Sinistra aveva un grande seguito ma non sempre riuscivano a batterci alle urne. Generoso dopo aver sfiorato l’elezione alla Camera dei Deputati nel 1979, l’anno successivo si é presentato alle regionali.

Nominato assessore, gli fu affidata la delega ai Lavori pubblici. La sua capacità di affrontare gli impegni politici fu apprezzata a livello regionale e nazionale". Nel 1992 il cassanese fu coinvolto nell’inchiesta sulle discariche di Regione Lombardia, venne arrestato ma in seguito assolto. L’anno successivo poi, viene nuovamente arrestato, questa volta con l’accusa di tentata concussione, ma come nel primo caso anche in questa circostanza fu assolto perché il fatto non sussisteva.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro