Due ragazze travolte da un’auto mentre attraversano la strada. L’investitore non si ferma, continuando ad avanzare con una delle due rimasta incastrata sotto la scocca e le gambe che spuntano accanto alla ruota posteriore sinistra. La giovane resta lì, trascinata per oltre 300 metri. "I piedi penzolavano. E c’era una mano che tentava di aggrapparsi disperatamente alla portiera", racconta un testimone. Fino a quando la macchina viene fermata dalla polizia. E l’autista – un ventunenne italiano che risulterà positivo all’alcoltest – rischia il linciaggio dalla folla. È successo domenica alle 22 nel quartiere Bovisa, all’angolo tra le vie Ricotti e Mercantini.
Stando a quanto emerso finora, le due ragazze, entrambe italiane, di 23 e 29 anni, sono state centrate in pieno da una Ford Fiesta in arrivo da piazza Schiavone mentre attraversavano la strada sulle strisce pedonali, all’incrocio Ricotti-Mercantini. La più grande è stata sbalzata di qualche metro ed è riuscita a rialzarsi subito mentre l’amica di 23 anni è rimasta incastrata sotto la macchina.
"L’amica urlava all’auto di fermarsi. Gridava anche la ragazza trascinata: erano grida disumane", continua chi ha assistito alla scena. Quando la Ford Fiesta è arrivata in piazza Bausan è stata notata da una Volante della polizia del Commissariato Comasina che stava perlustrando la zona. Agli agenti non sono sfuggite le gambe che spuntavano da sotto l’auto in corsa e sono immediatamente intervenuti per bloccare la marcia del mezzo, che nel frattempo aveva svoltato in via Massara de Capitani. L’autista, italiano di 21 anni, ha percorso più di 300 metri trascinando la ragazza. Nel frattempo diversi passanti hanno raggiunto la macchina. Qualcuno a quel punto avrebbe anche cercato di aggredire l’investitore ed è stato necessario chiedere il “rinforzo“ di un’altra Volante in modo che il ragazzo potesse rifugiarsi nell’abitacolo mentre nel frattempo la priorità era soccorrere la giovane ferita.
Tra passanti e residenti, diverse persone si sono date da fare, chi sollevando l’auto per liberare la ragazza, chi tamponando le ferite con delle coperte in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Una volta in piazza Bausan, i soccorritori del 118 hanno visitato la ventitreenne e l’hanno accompagnata in codice giallo al Niguarda. Poi le sue condizioni si sono aggravate: è stata operata nella notte dal Trauma team per lesioni alla testa, al corpo e a tutti e quattro gli arti. Lunedì era ancora ricoverata in rianimazione, in prognosi riservata, accompagnata gradualmente nel risveglio post operatorio. Le sue condizioni sono serie ma fortunatamente non risulta essere in pericolo di vita.
La polizia locale procede per accertare la dinamica. Dopo i primi accertamenti, il ventunenne è risultato positivo all’alcoltest ed è stato indagato a piede libero per guida in stato di ebbrezza. Su di lui sono in corso ulteriori verifiche e accertamenti, sempre a cura dei ghisa, riguardo alla condotta tenuta dopo l’incidente. "Ho visto l’investitore dalla finestra: quando ha aperto la portiera si è messo le mani nei capelli e ha spalancato la bocca, come se non si fosse reso conto di nulla", dice una donna di 48 anni.
"Poi è arrivata sua madre, in lacrime". Stando a quanto risulta al Giorno, è un ragazzo della zona. La giovane rimasta incastrata, nel frattempo, veniva soccorsa da agenti e passanti. "Era in un lago di sangue, con i vestiti a brandelli. Però parlava, era vigile, quindi abbiamo tirato un sospiro di sollievo", concludono i testimoni. "Tutti speriamo che si possa riprendere al più presto".