Milano, Craxi: il Pd passa la palla al sindaco

I dem: "No alla via per Bettino, la Giunta decida una soluzione meno divisiva". Targa nella casa dell’ex premier?

Una manifestazione per il leader socialista Bettino Craxi

Una manifestazione per il leader socialista Bettino Craxi

Milano, 4 febbraio 2020 - Niente sintesi, zero accordi, nessun voto. Il Partito democratico in Comune non ha trovato una mediazione su un riconoscimento politico per Bettino Craxi nel ventennale dalla morte dell’ex premier e segretario socialista nato a Milano ed è pronto a ripassare la palla al sindaco Giuseppe Sala. In Consiglio comunale, durante il dibattito di ieri pomeriggio sulle mozioni di Matteo Forte (Milano popolare) e Gianluca Comazzi (Forza Italia) che chiedevano alla Giunta di dedicare una strada, una piazza o un altro luogo della città a Craxi, il capogruppo del Pd Filippo Barberis fa capire che una via per Craxi, "una figura ancora divisa" a causa delle condanne per corruzioni e finanziamento illecito ai partiti, non è una soluzione praticabile per la maggioranza di centrosinistra.

La memoria di Tangentopoli e dell’inchiesta Mani Pulite pesa ancora come un macigno. Ma si apre uno spiraglio per riconoscere in qualche modo la figura di Craxi, che a Palazzo Marino è stato anche assessore. Barberis, infatti, rimette il cerino nelle mani del sindaco e della Giunta: "Si possono individuare altri segni più sobri e meno divisivi di memoria per Craxi. È una valutazione che è nella disponibilità della Giunta, al di là dei voti di quest’aula". La soluzione possibile, quella definitiva "più facile" da Sala nei giorni scorsi, è mettere una targa sullo stabile di via Foppa 5, la casa di Craxi a Milano. Una targa che ricordi che "qui ha abitato il primo presidente del Consiglio milanese". Un dato di cronaca. Nessuna riabilitazione. Soluzione praticabile. Attenzione, però, Meglio non dare nulla per scontato.

Perché la discussione in Consiglio non è finita. Le mozioni di Forte e Comazzi, infatti, non sono state ritirate, ma solo rinviate, in attesa che in aula, per partecipare al dibattito, ci sia anche Sala, ieri assente. Non solo. Un emendamento alla mozione Forte presentato da Manfredi Palmeri (lista Parisi) propone proprio di collocare una targa per Craxi in via Foppa. Il Consiglio voterà nei prossimi giorni? È ancora tutto da vedere. Il sindaco potrebbe prendere una decisione, come chiesto dal Pd, oppure aspettare che l’aula si pronunci. Situazione fluida. Basilio Rizzo (Milano in Comune) propone l’iscrizione del nome dell’ex premier nel Famedio, il Pantheon dei grandi milanesi. L’azzurra Mariastella Gelmini, intanto, polemizza in Consiglio con i grillini, contrari a ogni tipo di "revisionismo storico" su Craxi. Tre esponenti della maggioranza, Emmanuel Conte (Milano progressista) e Franco D’Alfonso ed Enrico Marcora della lista Sala, dicono sì a una via per Bettino. Crepa nel centrosinistra. Sala, in mattinata, prima del dibattito in aula, osservava: "A Craxi è associata una parola come “socialismo’’, che è importante recuperare. La discussione è un primo passo giusto".

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