
Il sindaco Giuliano Pisapia (Newpress)
Milano, 14 aprile 2016 - Dopo i primi 18 mesi di attività della Città Metropolitana il sindaco Giuliano Pisapia ha fatto un bilancio in un incontro con i consiglieri delegati: "Nella Città metropolitana crediamo fortemente perché è necessaria allo sviluppo del territorio metropolitano milanese", ha detto il sindaco. "Nonostante una pesante eredità - ha aggiunto - abbiamo fatto in questi mesi passi avanti significativi realizzando una serie di importanti iniziative, a cominciare dall'approvazione del Piano Strategico, primi in Italia. Inoltre, in rispetto della legge abbiamo ridotto il personale senza alcun licenziamento; abbiamo lavorato sulla semplificazione delle procedure; abbiamo poi dismesso tutta una serie di enti non utili. Abbiamo approvato, inoltre, il regolamento delle zone omogenee, aggiornato il piano anti-corruzione, costituito un'unica Ato (Ambito territoriale ottimale, ndr) per tutto il territorio, approvato il nuovo statuto dell'Agenzia regionale del trasporto pubblico".
"Ancora oggi - ha continuato il sindaco - chiediamo con forza che la Città metropolitana venga messa nelle condizioni di operare al meglio e ciò significa, concretamente, che è necessario intervengano precise modifiche legislative che diano, da una parte, la possibilità di avere la necessaria autonomia finanziaria; dall'altra, portino ad una autonomia organizzativa e decisionale, il che vuol dire poter decidere, appunto, per le nostre funzioni". "Forse è il caso - ha detto ancora Pisapia - di dedicare alla Città metropolitana di Milano una norma apposita, che riconosca un ruolo di capofila avanzato rispetto all'applicazione della legge Delrio".
"Una nuova istituzione - ha concluso il sindaco - come è la Città metropolitana deve vedere i suoi rappresentanti eletti direttamente dai cittadini e alcuni interventi in corso, come l'approvazione dei municipi del Comune di Milano vanno proprio in questa direzione". Oltre a Pisapia e al vicesindaco Eugenio Comincini, erano presenti i consiglieri delegati Arianna Censi, Alberto Centinaio, Monica Chittò, Rosaria Iardino, Michela Palestra, Patrizia Quartieri, Pietro Romano e Anna Scavuzzo.