Milano, le previsioni del sindaco Sala: “Il 2024 sarà un anno difficile, ma possiamo migliorare”

“I problemi maggiori sono il caro-affitti e la sicurezza”. E a chi gli fa notare i consensi in calo risponde: “Contano i voti”

Il tradizionale saluto del sindaco Sala con la stampa di Milano nella sala dell’orologio

Il tradizionale saluto del sindaco Sala con la stampa di Milano nella sala dell’orologio

Milano – Guarda al 2024 e fa qualche calcolo. "Stavo facendo i conti e mi sono ricordato che a gennaio saranno 15 anni che lavoro per Milano". Il sindaco Giuseppe Sala si presenta in Sala dell’Orologio, a Palazzo Marino, per il tradizionale brindisi natalizio con i cronisti e sottolinea che è dal 1° gennaio 2009, quando venne nominato direttore generale del Comune dal sindaco Letizia Moratti, che si occupa di Milano. Dopo quel ruolo, è stato commissario dell’Expo 2015 e dal 2016 è primo cittadino.

"L’entusiasmo non l’ho perso, anche se qualcuno ogni tanto lo insinua. Anzi, sono conscio di quanto oggi sia difficile fare il sindaco. Tra un po’ cominceremo ad accogliere con interesse possibili candidature per il dopo-Beppe Sala. Dico subito a tutti gli interessati che ci vuole una buona dose di coraggio, perché i tempi sono tali che non è semplice, ma Milano ha capacità che altre città non hanno".

Futuro presente. "Ci attende un altro anno difficile – prevede Sala –. Però credo che abbiamo strutture e risorse per affrontarlo al meglio. Non mi sfugge che Milano stia vivendo un periodo che non è come quello pre-pandemia. Da qui a immaginare una città veramente in difficoltà, però, ce ne passa. Tutte le analisi e tutti i confronti dicono che Milano continua a essere in una situazione ampiamente positiva. Ma si sono esacerbati alcuni problemi: il caro-affitti e la sicurezza. Non sono qui a difendere lo status quo e a dire che va tutto bene. Ma gradirei un confronto con chiunque – forze politiche, parti sociali e media – per tirar fuori soluzioni. Leggo analisi su cosa non va, come se si fosse smarrita la via. Ma la via non si è smarrita. C’è da migliorare".

Un sondaggio dell’Università Statale dà Sala in discesa di 17 punti percentuali, e sotto il 50%, nel gradimento dei milanesi. Lui non si scompone: "Contano i voti. È bizzarro che pochi mesi prima sia il sindaco più amato d’Italia e pochi mesi dopo sia in crisi. Comunque essere al 50% dopo 15 anni non è un risultato gramo".

Il sindaco, a questo punto, dà una carezza al Consiglio comunale dopo le polemiche sulle "scelte clientelari" sugli Ambrogini ("Credo che il Consiglio possa avere un grande ruolo") e chiede a maggioranza e opposizione di "approvare il bilancio preventivo 2024 prima di Natale per evitare l’esercizio provvisorio e per ripartire con una certa rapidità. Non è semplice ma credo si possa fare". E ancora: "Spero che il 2024 non sia un anno di logiche pre-elettorali. Manca un sacco di tempo alle Comunali, che dovrebbero essere nella primavera del 2027. Ho ancora davanti tre anni abbondanti di impegno e fatica".

Le ultime curiosità. Quando verrà a Milano la premier Giorgia Meloni? "Tra gennaio e febbraio. Non voglio tirarla per la giacca". Sarà la segretaria del Pd Elly Schlein la federatrice del centrosinistra? "Aspettiamo prima i risultati delle elezioni europee". E il futuro di Sala dopo Palazzo Marino? Il sindaco confessa di non puntare su un ritorno in società private. Vuole restare in politica. Con quale ruolo? Ancora presto per dirlo.

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