Europee, Alessandro Fermi candidato alle elezioni: “Avvicinerò l’Europa a tutti col pragmatismo lombardo”

L'assessore regionale sarà con la Lega per rappresentare i lombardi, portando risorse europee alla Lombardia e promuovendo un'Europa più vicina e coinvolgente

Alessandro Fermi si candida per le elezioni europee 2024: "Avvicinerò l’Europa a tutti col pragmatismo lombardo"

Alessandro Fermi si candida per le elezioni europee 2024: "Avvicinerò l’Europa a tutti col pragmatismo lombardo"

Alessandro Fermi, 49 anni, assessore regionale all’Università, Ricerca, Innovazione è in corsa per le elezioni al parlamento europeo sostenuto dalla Lega.

Perché ha deciso di candidarsi?

"Non sono solito raccontare bugie: questa candidatura non era nei piani, ma quando mi hanno chiesto di candidarmi ho fatto un ragionamento: la famiglia della Lega mi ha accolto due anni e mezzo fa con disponibilità e rispetto, mi ha permesso di ricandidarmi alle regionali e poi di stare in Giunta. Così ho pensato fosse giusto rispondere sì. L’obiettivo è rappresentare con forza l’interesse dei lombardi in Europa, con un taglio pragmatico"

Lei ha detto "Il nostro è un modello che funziona. L’Europa deve prendere spunto dalla Lombardia". Come?

"Ho scelto come slogan ‘Più Lombardia in Europa’ perché sono convinto che il modello lombardo, dal punto di vista economico e sociale, funziona. Poi forse te ne rendi conto solo nel momento in cui esci dai confini nazionali. Se l’Europa prendesse spunto da metodo e pragmatismo lombardo troveremmo soluzioni ai problemi in modo più semplice e risponderemmo alle esigenze vere dei territori. Credo che la forza del mio lavoro amministrativo e politico sia sempre stata il forte legame con la terra che ho l’onore di rappresentare. In Regione mi sono definito ‘sindacalista del territorio’ perché penso sia fondamentale che ogni eletto sappia mantenere un rapporto solido con chi gli ha dato fiducia e sia in grado di garantire risorse per lo sviluppo del territorio".

Come pensa di poterlo fare in Europa?

"Portando risorse europee alla Lombardia, visto il forte legame che manterrò con la Regione. Oggi gran parte delle risorse transitano dalle Regioni, ma partono dall’Europa. Col Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) Regione Lombardia ha messo a disposizione più di 970 milioni di euro nel 2014-2020, e il doppio nel prossimo settennio. Il Fondo sociale europeo darà un altro miliardo e mezzo".

L’Europa viene percepita come distante, come avvicinare i tanti delusi?

"Se l’immaginario collettivo vede questo è perché spesso l’Europa viene vissuta come inavvicinabile. Ma si occupa di temi che incidono sul nostro vissuto. Voglio lavorare affinché non venga più percepita questa distanza, per un’Europa che sappia coinvolgere e non ordinare, che individui gli obiettivi senza imporre come arrivarci in modo ideologico, lasciando libertà agli Stati di individuare la strada migliore. Se c’è una cosa in cui noi italiani siamo bravi, è questo". M.M.