Paolo Conte
Milano, 20 febbraio 2023 - Paolo Conte "profana" e conquista la Scala di Milano. Con quella faccia un po' così , l'inconfondibile voce, il kazoo a mezza bocca, ipnotizza il pubblico che gli tributa più di una standing ovation culminata con un unico bis , 'Via con me', con tutto il teatro in piedi a cantare e battere le mani.
Prima che si apra il sipario parte il primo applauso, sentito, quasi di incoraggiamento, dopo le critiche di questi giorni che accusavano il cantautore astigiano di profanare il tempio della lirica. Si inizia con Aguaplano, poi Sotto le stelle del jazz, Come di. Dopo una struggente 'alle prese con una verde milonga', c'è chi grida : 'Paolo sei il numero uno!'. E ancora: Non lasciarci mai!' , 'Grazie di essere qui, la Scala ti ama!'.
Seduto al piano sorride, sotto i baffi. Compiaciuto. Ad accompagnarlo l'orchestra di undici elementi da cui non si separa mai. Ma sul palco c'è solo lui questa sera. Prima dell'intervallo inforca degli occhiali da sole con montatura verde per proteggersi dalla luce del faro che quasi l'acceca. Qualcuno grida : 'Sei un diavolo!' Fuori scaletta, canta 'Il loggione'. Quasi una dedica d'amore. Con la mano accarezza le note di Max e Gli impermeabili. chiude con ''Il maestro è nell'anima e dentro l'anima per sempre resterà", quasi una risposta a chi mette in dubbio la sua musica. La Scala in piedi chiede di tornare. E lui si ripresenta per l'ultimo saluto. Via via, vieni via con me...nuova ovazione. Manda un bacio e se ne va, il tempio della lirica è conquistato.