
Nesli
Milano, 16 luglio 2015 - L’estate milanese della grande musica entra nel vivo. E il concerto di Nesli di questa sera (sabato 16 luglio) al Postepay Milano Summer Festival ne è la conferma. La formula è di quelle speciali: ingresso gratuito, Forum di Assago. È qui che il “poeta punk” porterà in scena alcuni dei suoi successi, a cominciare dai brani dell’ultimo album “Andrà tutto bene”, tra i dischi più venduti di Sanremo 2015.
Voce rassicurante e sonorità che oscillano dal power pop ad un rock britannico alla Clash, Nesli è uno di quegli artisti che ha deciso di scendere dal carro dei vincitori chiudendo una volta per tutte con il rap. Operazione audace e controtendenza, specie in uno di quegli ambienti tanto autoreferenziali come quello hip hop. Difetto imperdonabile? Visto il successo, il talento e la scelta più che consapevole dell’artista di voler assorbire il concetto di cantautorato nella propria ragion d’essere, non si direbbe proprio. Tanto più in un momento in cui quella del cantautore sembra essere, per le nuove generazioni, una professione demodé. Forse un’intuizione. Sicuramente un’esigenza.
“Quando il treno del rap è partito ho deciso di scendere. Mi sentivo costretto. Cambiare era diventato obbligatorio anche se abbattere i pregiudizi non è facile”. Figurarsi con un cognome come Tarducci, lo stesso del fratello Fabri Fibra che in Italia il rap l’ha praticamente inventato. “Oggi le nostre carriere sono agli antipodi. L’unico legame che abbiamo è la parentela”. E i rapporti in famiglia non sono nemmeno idilliaci. Ma questo appartiene al passato. Nel presente di Nesli c’è il pop. Genere che ama impreziosire con innata inclinazione al romanticismo. “L’amore è il motore che smuove tutto. Con la mia musica racconto storie che non sono solo mie, ma quelle di chiunque”.