IL COMMENTO Non solo luci ma sostanza

Eva Desiderio

Eva Desiderio

Cena di gala del gruppo francese Kering in onore dello stilista di Gucci, Alessandro Michele, nel giardino di Palazzo Cicogna sotto un tendone trasparente scaldato dai funghi. Ed è subito una Milano glamour quella che si svela e che si attovaglia lungo i due tavoli per cento persone, tutto al lume di candela. Ospiti internazionali, con il presidente Francois Henry Pinault al fianco della bella moglie Salma Hayek in tailleur di broccato oro, con l’amministratore Marco Bizzarri che saluta Charlotte Casiraghi, divina, e l’attrice Dakota Johnson, vicini ad Anna Wintour, Stefano Tonchi, Franca Sozzani e stampa e buyers al top.Momenti di rara internazionalità per questa fashion week che ha visto anche l’apparizione lampo di Riccardo Tisci, stilista di Givenchy, per un pranzo al Baretto.

Episodi solo apparentemente da salotto. Perché dietro agli inviti c’è la sostanza di una città che riprende quota con Milano Moda Donna che fino a lunedì prossimo manderà in passerella le creazioni per l’estate 2016. Milano bella e di nuovo attrattiva anche per gli stranieri, meno provinciale che mai perché piattaforma di talenti giovani e spesso vincenti. Ne fa fede il successo e la bravura di Massimo Giorgetti che ieri in via Orobia, in un ambiente post industriale, ha svelato il nuovo stile di Emilio Pucci, griffe galattica di cui è direttore creativo da pochi mesi. Un défilé subito molto apprezzato dal pubblico di addetti ai lavori che vedono in questi debutti importanti la chiave di volta perché Milano vinca la sfida della concorrenza con le altre fashion week nel mondo.Al secondo giorno di queste sfilate ci pare che l’operazione rilancio e conquista sia cominciata molto bene.

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