Milan, la soddisfazione di Gazidis: "Finalmente siamo in Champions, ce lo meritiamo"

L'ad rossonero: "Tomori è un incubo per gli attaccanti, la nostra Giacinti è una forza della natura". Ibra intanto a Roma per controlli

Ivan Gazidis (Alive)

Ivan Gazidis (Alive)

Milano, 18 giugno 2021 – Il Milan si divide tra la preoccupazione per un eventuale intervento che dovrà subire Zlatan Ibrahimovic e le incessanti trattative di mercato che vedono il Diavolo tra i club più impegnati sul fronte acquisti delle ultime settimane. 

Gazidis

L’ad rossonero Ivan Gazidis, ai microfoni di Milan TV, ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa: “Che emozione, siamo in Champions. Noi soffriamo come i tifosi e non ho parole per esprimere la riconoscenza verso di loro. Questo è il culmine di un lavoro lungo e intensa, alla fine ce l'abbiamo fatta e ce lo meritiamo. È importante anche il modo in cui ci siamo riusciti". L’amministratore delegato ha poi elogiato la forza del gruppo di Milanello: "È speciale, giovane ma con mentalità pazzesca. È un insieme di giocatori che hanno forza interiore e vogliono vincere per il club: abbiamo sempre reagito alle difficoltà con forza. Paolo Maldini è un punto di riferimento, sia dal punto di vista tecnico che per quanto riguarda i valori del club. Grazie a lui e a Paolo Scaroni, un presidente credibile che ha grande influenza, il Milan ha peso anche fuori dal campo".

Gazidis ha poi parlato a tuttocampo: “Non c'è un solo sistema di gioco, la cosa più importante è l'attitudine: il calcio moderno si basa molto sull'uno contro uno e sulle transizioni. La velocità e la forza, oltre alla tecnica, sono importanti". Infine, una chiosa su Pioli: "Il sistema di gioco è importante, ha dato certezze alla squadra che propone un calcio moderno, poi Pioli è un grande esempio per tutti, aveva grande pressione addosso. Ma ha una qualità: può fare cose difficili rendendole semplici. Mi ha sorpreso la sua forza e la fiducia nel gruppo: con ogni giocatore ha un rapporto che si basa sul rispetto". Ovvia anche la soddisfazione per Fikayo Tomori, appena riscattato dal Chelsea: "È l'incubo degli attaccanti, è veloce, fisico e forte di testa. Con lui dietro è sempre difficile passare". Infine, l’ad rossonero ha parlato anche della squadra femminile e del suo capitano Valentina Giacinti: "Le nostre ragazze hanno fatto una stagione fantastica, devono continuare così. Anche loro saranno in Champions l'anno prossimo. Non ho parole per questa squadra, sono tutte fantastiche. La Giacinti? E' una forza della natura, dà in ogni momento il 120%. Questo è un esempio importante non solo per il calcio femminile, ma anche per quello maschile".

Preoccupazione Zlatan

Ibrahimovic si è recato a Roma per effettuare un controllo al ginocchio sinistro, dopo l'infortunio subìto il 9 maggio scorso nel match di campionato in casa della Juventus: nella Capitale il trentanovenne incontrerà il dottor Volker Musahl, che l'aveva già visitato a Milanello un mese fa. Finora lo svedese ha optato per una terapia conservativa, la cui durata prevista era di sei settimane e per la quale ha avuto il benestare dello staff rossonero ma la terapia finora non ha ottenuto risultati apprezzabili. Il Diavolo teme ora la possibilità che Zlatan debba affrontare un intervento: se Ibra dovesse restare fuori causa diversi mesi sarebbe necessario intervenire ulteriormente sul mercato per avere una valida alternativa in attacco permettendo al numero 11 di recuperare senza fretta, visto il doppio impegno tra campionato e Champions League che attende i rossoneri. Aspettando che Giroud si liberi dal Chelsea, la dirigenza sonda altri profili, perché un'eventuale operazione chirurgica al ginocchio di Ibra renderebbe necessario l'acquisto di un doppio centravanti sul mercato. Lea non sembra essere particolarmente affidabile nel ruolo di prima punta e Milik e Kalajdzic sono i nomi più caldi negli ultimi giorni. Solo due giocatori hanno la certezza di restare al Milan, ovvero Saelemaekers e Ibrahimovic: a questi dovrebbero aggiungersi Rebic e Krunic ma il nodo principale sono i trequartisti centrali. Calhanoglu non ha rinnovato e forse non lo farà, per Brahim Diaz serve un nuovo accordo col Real Madrid. La questione del rinnovo di Hakan Calhanoglu, il cui contratto con il Milan scadrà tra pochi giorni (30 giugno), è il focus centrale: il club di via Aldo Rossi aspetta il turco, ma non lo farà all'infinito, con la proposta sul tavolo che non intende cambiare e il giocatore chiamato a prendere una decisione definitiva.

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