Juventus-Inter 2-0: Rabiot e Fagioli fermano i nerazzurri

I ragazzi di Inzaghi giocano un buon primo tempo, poi si spengono. La Vecchia Signora passa trascinata da Kostic

Duello fra lo juventino Filip Kostic e il nerazzurro Nicolò Barella

Duello fra lo juventino Filip Kostic e il nerazzurro Nicolò Barella

Torino, 6 novembre 2022 – La tredicesima giornata di serie A si chiude con il prestigioso Derby d’Italia in cui l’Inter non può fallire per poter tenere il passo delle prime della classe: alla fine i nerazzurri cadono per 2-0 sotto i colpi di Rabiot e Fagioli. Allegri punta sul giovane Miretti alle spalle di Milik unica punta con Vlahovic che non è stato convocato, mentre Bonucci si accomoda in panchina con la difesa bianconera formata da dietro Danilo, Bremer e Alex Sandro. Simone Inzaghi rinuncia a Bastoni (qualche linea di febbre per lui alla vigilia) e opta per l’ex Lazio Acerbi mentre davanti Lautaro e Dzeko formano la coppia d’attacco. Sono i nerazzurri a mettere subito il turbo in campo provando la conclusione prima con Lautaro (il suo destro da posizione centrale termina di poco alla sinistra di Szczesny), poi con la botta dalla distanza di Calhanoglu facile preda del portiere bianconero. I padroni di casa si fanno vedere al 20’ con il destro di Bremer, terminato sull’esterno della rete da posizione angolatissima mentre cinque minuti dopo l’occasione più importante della prima frazione con Dzeko: il nerazzurro raccoglie su corner la spizzata di Lautaro ma il colpo di testa del bosniaco sfiora il palo alla destra di Szczesny. La partita resta bloccata, con le due squadre molto caute e attente a non lasciare varchi utili per essere colpite: alla mezz’ora è Kostic a provarci da fuori area senza fortuna mentre al 42’ l’Inter si divora un gol con Dumfries che, servito da Barella (che prova la conclusione al volo), a porta vuota, in scivolata, calcia alto: i nerazzurri chiudono i primi 45’ in attacco ma lo score resta bloccato sullo 0-0. La ripresa si apre senza sostituzioni da parte di Allegri e Inzaghi e l’Inter torna a costruire azioni interessanti, tra cui il destro potente di Calhanoglu che costringe il portiere di casa a un intervento reattivo deviando la botta improvvisa in corner. Al primo squillo juventino, al 51’, i bianconeri passano in vantaggio con Rabiot: la sgroppata di Kostic dopo aver vinto il duello con Barella si trasforma nell’imbeccata giusta per il centrocampista francese che infila Onana con una volée di prima sul secondo palo. Gli ospiti accusano il colpo e provano a riorganizzarsi mentre i bianconeri provano ad alzare il ritmo sfruttando il momento favorevole riuscendoci al 62’ quando trovano la rete del raddoppio con Danilo: su corner di Kostic il numero 6 di casa anticipa De Vrij e buca la rete di Onana. Il VAR, però, si adopera per controllare un possibile tocco di mano del brasiliano in occasione del gol e il check conferma l’irregolarità: Doveri annulla quindi il bis della Juventus tenendo ancora vive le speranze interiste di riaprire il match.

Dopo quasi dieci mesi Federico Chiesa ritorna su un campo di serie A entrando al 72’ al posto di Milik mentre Inzaghi punta su Gosens al posto di Dimarco e su Correa al posto di Calhanoglu optando per un 3-4-3 votato all’attacco: un minuto dopo è Lautaro, servito dall’argentino appena entrato, a farsi ipnotizzare da Szczesny sprecando una chance clamorosa a tu per tu con il portiere. Al 76’ è invece Kostic ad accarezzare il 2-0 colpendo il palo, dopo che Onana intercetta appena, con un mancino dalla sinistra pescato bene da Miretti. Tre minuti dopo il traversone di Gosens pesca Dzeko che però colpisce male spedendo fuori. Di Maria prende il posto di Miretti mentre Bellanova, Darmian e Brozovic entrano per Dumfries, Skriniar e Mkhitaryan a dieci minuti dalla fine: Bremer salva la Juventus con un intervento prodigioso  su Brozovic mentre all’84’ i padroni di casa chiudono i giochi realizzando il 2-0: Kostic, sulla sinistra, smarca con un tocco orizzontale Fagioli che scarica un tiro potente su cui c'è anche una deviazione di Gosens che lo rende imparabile da Onana.

Il portiere nerazzurro si supera un minuto dopo sulla conclusione di Chiesa ma il fuorigioco annulla tutto. Nei sei minuti di recupero lo score non cambia (Bremer ancora decisivo nel chiudere su Lautaro) e per la Juventus arriva la quarta vittoria consecutiva in campionato che vale il quinto posto in classifica e l’aggancio alla Roma: l’Inter, invece, dovrà cancellare in fretta il passo falso e prepararsi al meglio alla sfida interna con il Bologna di mercoledì.

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