MARCO MANGIAROTTI
Milano

Jack Savoretti ad Assago, tutto il bello del rock

Savoretti si esibirà all'Assago Summer Arena

Jack Savoretti

Milano, 15 giugno 2016 - Jack. La figura più importante dopo regine e re. Il nostro fante bianco preferito è Savoretti, che inaugura di fatto lo Street Music Art, all’Assago Summer Arena, domani sera, per mostrare tutto il bello del rock. Intelligenza e fisicità, semplicità e sintesi potente di linguaggio, totale libertà dalle mode così da suonare come la versione attuale di un rock d’autore anni ‘70-80. Inglese per cultura e italiano, madre tedesco polacca, evoca per l’ultimo album “Written in Scars” (Bmg), davvero bello, Paul Simon e i Fletwood Mac, la musica meticcia di una band multiculturale, una scrittura in fluxus: “Tutto è stato registrato nel giorno in cui è stato scritto”. Paga volentieri il suo debito, l’ascolto dei cantautori, De Andrè e Battisti, regala la versione “New Edition” con inediti e live, si gode la notorietà globale grazie alle colonne sonore di serie tv famose (“Grey’s Anatomy” e altre). E il successo di un tour europeo che tocca anche l’Italia, da Milano a Verona, Torino, Roma, Napoli, Pescara, Sarzana. Jack ha scalato le classifiche in Inghilterra, Germania, Francia, Italia, Danimarca e Svizzera, canta in luoghi non banali come Il Teatro Romano di Verona, la Cavea Auditorium Parco della Musica, il Teatro D’Annunzio, e la più grade installazione contemporanea di Street Art all’Arena di Assago (come il suo concerto da vedere). 

Fenomeno di culto ma anche Top 20 nelle classifiche iTuns e Amazon Uk al suo debutto, premiato con 4 stelle dalla critica di Daily Express e The Indipendent, riconoscibile anche in radio quando intona “Dreamers”, “No One’s Aware”, “Between The Minds”, “Chemical Courage”. I suoi primi successi. Poi “The Dirty Romantics”, “Hate and Love”, duetto con Sienna Miller per la serie “The Vampire Diaries”, e “Soldiers Eyes” per “Sons of Anarchy”, lo catapultano sul palco di Bruce Springsteen. “Changes” finisce nel film “Universitari” di Moccia, lui attraversa il Chezz Gerdi di Formentera, il Montreux Jazz Festival e il VenetoJazz Festival, suona al Museo Peggy Guggenheim di Venezia e al Porto Antico di Genova, all’Arena di Verona con Elisa. Anche l’ultimo “Written in Scars” è premiato con quattro stelle dai critici di Q Magazine e The Indipendent. Giustamente. Perchè lui ha un linguaggio contemporaneo che viene da lontano, anche quando parla è un tipo molto interessante. Non l’ho ancora scritto: tutto parte da Dylan ma ci metto anche Buckley. Adorato dalla Bbc, album d’oro in Uk (più di 100 mila copie vendute), quinto nella classifica degli album e primo nella classifica delle produzioni indipendenti (il secondo più venduto della categoria). Il suo saluto. «Per me è un grande onore ritornare in questa città dopo il sold out all’Estathé Market Sound. L’Assago Summer Arena è un po’ premiare la costanza di tutti i fan milanesi. Amo questa città per la sua vitalità e per la magia che sprigiona. Vi suonerò i brani del mio ultimo disco “Written in Scars” ma non mancheranno i brani dei dischi precedenti». Suonano Pedro Vitor Vieira De Souza, chitarra, Jesper Lind Mortensen, batteria, John Bird jr., basso, e Henry William Bowers-Broadbent, tastiere.