MARIATERESA MASTROMARINO
Economia

Vita condominiale a Milano: le spese per la casa più alte d’Italia

La ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos. I cittadini hanno poche discussioni con il vicinato

Vita condominiale a Milano  Le spese per la casa più alte d’Italia

Vita condominiale a Milano Le spese per la casa più alte d’Italia

Milano, 3 agosto 2023 – Alla base di una vita serena e appagata, c’è il tema della casa, il focolare dove tornare quando si rientra dal lavoro o da scuola. Un luogo che deve essere protetto e controllato. Unipol, uno dei principali gruppi assicurativi in Europa e leader in Italia nel Ramo Danni, indaga sull’argomento, andando a fondo sulle tematiche della vita condominiale degli italiani, focalizzandosi su alcune principali aree e città metropolitane, cruciali per avere un quadro e un’analisi completi a livello nazionale.

Così, la ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, fotografa le trasformazioni sociali delle varie comunità. Per farlo, sono state effettuate mille interviste a un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i 16 e i 74 anni, rappresentativi di oltre 44 milioni di individui. In più, anche 720 interviste Over Sample in nove Aree Metropolitane, rappresentativi di oltre tredici milioni di individui, con 80 interviste circa per ciascuna area.

Ora, con i dati alla mano, posizioniamo il focus sulla Città metropolitana di Milano, dove la vita condominiale sembra essere abbastanza serena e molto costosa. Il 25% dei milanesi ha avuto esperienze di discussioni di vicinato rispetto a una media nazionale del 32%. Tra i motivi principali dei litigi condominiali, ci sono i comportamenti sgraditi dei condòmini, al 25%, e il rumore in orari in cui è previsto il silenzio, che segna un 23%, seguiti dalle discussioni per i condòmini che non rispettano le scadenze dei pagamenti delle spese condominiali, al 21%, e, infine, dal parcheggio "selvaggio" (20%).

Ma c’è anche un fatto curioso: nel capoluogo lombardo, a Milano, è anche la gestione delle biciclette a creare dissapori, segnando un 14%, più del doppio rispetto alla media nazionale. A prescindere dalle diatribe con i vicini della porta accanto, le relazioni con i vicini sono abbastanza frequenti solo per il 38% dei milanesi: il 30% dichiara di entrare in rapporto con il vicinato circa una volta a settimana, ma soltanto l’8% indica di farlo più volte al giorno. Più di 1 milanese su 10 sostiene di non avere del tutto interazioni. In generale, si tratta di relazioni "normali", in cui non c’è confidenza, ma ci si aiuta e supporta in caso di necessità.

In campo amministrativo, più di 1 milanese su 2 è insoddisfatto del proprio amministratore di condominio. A livello nazionale, quindi, i milanesi sono fra i più scontenti (56%). A causare insoddisfazione nella gestione amministrativa, è la scarsa reperibilità dell’amministratore, per il 45% dei casi. E anche l’interesse per le questioni burocratiche e sociali non è altissimo: solo il 67% dei milanesi dichiara di partecipare alle riunioni condominiali. Milano, infatti, è fra le città più assenteiste, con un terzo dei condomini sempre assente dalle assemblee.

Le riunioni di condominio attualmente si svolgono principalmente in presenza, nel 71% dei casi, che risulta anche la modalità preferita per il 57% degli intervistati, anche se il 35% dei milanesi le preferirebbe a distanza, online.

La vita abitativa a Milano è carissima: nel capoluogo lombardo, le spese medie condominiali sono le più alte d’Italia, con il pagamento di 162 euro mensili. I milanesi vorrebbero ridurle di quasi il 40%, così da allinearsi alla media nazionale, che raggiunge i 101 euro.