SIMONA BALLATORE
Economia

I numeri del Politecnico di Milano: il 94% degli studenti trova un impiego entro sei mesi dalla laurea

L’indagine occupazionale svela: il 98% dei neo-ingegneri ingaggiato entro l’anno. E si sta riducendo il gap salariale tra donne e uomini

Donatella Sciuto, la rettrice del Politecnico

Donatella Sciuto, la rettrice del Politecnico

Milano – La percentuale di laureati del Politecnico di Milano che trova lavoro a un anno dalla laurea (il 31% è ingaggiato già prima della discussione della tesi) cresce e comincia ad assottigliarsi "il gap salariale tra uomini e donne, che rimane comunque molto ampio: divario che va colmato, se si vuole andare verso un mercato del lavoro più aperto e inclusivo". Così la rettrice Donatella Sciuto analizza l’indagine occupazionale.

Entrando nei dettagli, il 94% trova lavoro entro sei mesi dall’alloro, il 97% entro l’anno; nel 90% dei casi l’impiego rispecchia il titolo di studio. Lavoro assicurato per gli ingegneri (il 98% firma il contratto di lavoro entro l’anno) ma crescono i livelli di occupazione anche per architetti (96%) e designer (93%). Percentuali che salgono al 99% a cinque anni dalla laurea, (99% Ingegneria, 98% Architettura e Design).

Il 93% è impiegato nel settore privato, il 66% è assunto con un contratto a tempo indeterminato. A cinque anni dal titolo la percentuale di contratti a tempo indeterminato sale al 93% (+ 40% rispetto a quattro anni fa). Lo stipendio medio, a un anno dalla laurea, è di 1.699 euro; cinque anni dopo gli ex studenti del Politecnico guadagnano in media 2.322 euro netti (2.018 le donne e 2.438 gli uomini), 773 euro in più rispetto al 2019. "Non solo la quasi totalità dei nostri studenti è impiegata a un anno dal titolo, ma uno su tre trova lavoro già prima della tesi. Merito di una formazione di eccellenza, in linea con i bisogni del mondo produttivo, e alla proposta di percorsi di studio innovativi, multidisciplinari e focalizzati sui temi di punta, con particolare riferimento alle due grandi transizioni in atto: digitale e sostenibilità", commenta la rettrice. Più di un neolaureato straniero su due rimane a lavorare in Italia.