Cesano Boscone, la pasta a Km.0: così il pastificio Zini batte la crisi

Un grano antico coltivato vicino allo stabilimento. Tradizione e coraggio contro i costi triplicati nel nome dell’alta qualità

Pastificio Zini

Pastificio Zini

Cesano Boscone (Milano) - ​L’idea di coltivare un grano antico in un terreno vicino allo stabilimento è venuta in tempo di crisi. Perché come dice l’ad Maurizio Vezzani, "i momenti di difficoltà possono abbatterti oppure far nascere nuove idee".

La nuova idea del pastificio Zini è coltivare un grano antico, sano, a chilometro zero. La storia del pastificio inizia negli anni Cinquanta, con Euride Zini che ha la geniale intuizione di congelare la pasta fresca fatta in casa. Da piccolo laboratorio artigianale a un impero che "conserva i principi di Euride, la tradizione, la qualità dei prodotti usati, ma spinge verso l’innovazione", spiega Vezzani. Innovazione significa anche nuove idee che prendono corpo dalla ricerca delle tradizioni passate. Come l’uso del grano Senatore Cappelli che ha "proprietà incredibili: conta l’80% in più di sali minerali e l’84% in più di fibra", ancora l’ad di Zini. In più, c’è il concetto di salvaguardia ambientale, con la coltivazione a poche centinaia di metri dallo stabilimento di produzione della pasta congelata; il rispetto del made in Italy 100%, senza dimenticare l’importanza di valorizzare agricoltori locali. La coltivazione del grano antico usato poi per i prodotti di Zini è ricominciata con la semina nei giorni scorsi.

Un progetto iniziato tre anni fa, che appasiona anche le scuole e i bambini, invitati dall’azienda a scoprire la bellezza della terra, per insegnare ai piccoli da dove inizia il processo produttivo del piatto di pasta che trovano a tavola. Vezzani spiega che si tratta di un grande investimento, "nonostante l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia che ha coinvolto tutta la filiera agroalimentare lo scorso anno - spiega -, la Zini ha voluto riconfermare questo importante progetto, rispondendo alla crisi valorizzando la filiera sostenibile, la rete di imprese locali e un prodotto antico che tutto il mondo ci invidia. Senza dimenticare il rispetto del Made in Italy: tutto il grano duro che utilizziamo per le oltre 16mila tonnellate di pasta fresca che produciamo nello stabilimento è rigorosamente italiano".

Il riscontro per la produzione del grano Senatore Cappelli è positivo. Il prodotto più richiesto in Italia e nel mondo? Gli gnocchetti di grano antico che, senza patate, riducono l’indice glicemico. Talmente apprezzati che "nel mercato estero - conclude Vezzani - ci chiedono di ordinare il prodotto ancora prima della nuova semina".

 

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